Una raccolta gratuita di white paper, webinar, video-corsi, articoli di approfondimento, oltre ai link diretti alle normative ufficiali, per mettere le imprese in condizione di conoscere da vicino il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD, in inglese GDPR, General Data Protection Regulation – Regolamento UE 2016/679).
MailUp ha lanciato oggi in rete la prima piattaforma di contenuti dedicati al GDPR, il testo di legge europeo che – pienamente operativo dal 25 maggio 2018 – riscrive le regole per le attività di raccolta e trattamento dei dati personali.
Un’iniziativa ideata e realizzata con la collaborazione dell’Avv. Marco Maglio, che ha dato vita ad un vero e proprio hub ricco di risorse e strumenti utili alle aziende a familiarizzare con le novità del GDPR, che si pone come spazio per le imprese dove “apprendere e aggiornarsi su adempimenti, neonate figure professionali e operazioni da intraprendere per allineare la propria realtà ai vincoli normativi del Regolamento”.
“Sono passati due anni dal nostro primo post sul GDPR. Da allora abbiamo continuato a fare informazione e approfondimento, avvalendoci delle competenze dell’Avv. Maglio. Oggi, con vista sul 25 maggio, inauguriamo un hub che arricchisce e rende sistematico il lavoro di questi anni, per offrire un approdo sicuro a tutte le realtà che abbiano carenze e punti di incertezza sul tema”, ha spiegato in una nota Stefano Branduardi, Marketing Director di MailUp.
Nei prossimi mesi, ha precisato il direttore, “allargheremo la prospettiva, abbracciando altri ambiti, dall’ecommerce al banking, dall’automation al messaging, con l’obiettivo di diventare un riferimento nella formazione e l’aggiornamento sul marketing digitale”.
L’hub, infatti, si inserirà all’interno del programma MailUp Academy, che affiancherà il GDPR a nuove aree formative, ciascuna focalizzata su un diverso settore commerciale e ambito strategico, concepito col minimo comun denominatore di offrire conoscenze e aggiornamento sull’ecosistema digital marketing.
In chiave GDPR e per accelerare la sua introduzione in vista di maggio, nei giorni scorsi la Commissione europea ha pubblicato un set di linee guida e un tool dedicato alle aziende.
Per mettersi in regola, gli stati membri devono adeguare la normativa nazionale esistente in materia di protezione dati oppure mettere in piedi dei board dedicati per la data protection europea e al momento soltanto due stati, Austria e Germania, sono pronti.