Il tasso di click, in inglese click-through rate (CTR), ci consente di calcolare il tasso di rendimento di un messaggio pubblicitario (ma anche di un url e di un banner ad esempio), cioè “il rapporto tra quanti hanno visualizzato un contenuto (per esempio di un’email o di un annuncio pubblicitario) e quanti hanno cliccato su di esso”.
Il click, ha spiegato Andrea Serventi in un post sul blog di MailUp, è “la chiave che conduce all’anticamera della conversione” e possiamo anche definire il CTR come una delle più rilevanti metriche per l’email marketing: un fattore strategico che può decretare “il successo della stragrande maggioranza delle campagne email”.
Partendo dai dati forniti dall’ultimo Osservatorio Statistico, nel 2017 l’incremento dei clic totali è stato del 36,9% rispetto all’anno precedente. Segno, si legge nel post di MailUp, che le aziende “ripongono maggiore cura nel creare messaggi interamente mobile responsive (favorendo fruizione e usabilità ottimali anche su schermi piccoli) e con colore di background pieno. In generale, migliora la resa grafica dei messaggi, a intero vantaggio dei clic”.
Serventi individua cinque azioni chiave per migliorare il tasso di click: strutturare i contenuti a piramide rovesciata; ottimizzare la call-to-action; creare una brand identity coerente; prestare la massima attenzione alle immagini; attirare il clic in modo creativo.