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L’Università di Cambridge utilizza l’AI per studiare le malattie cardiovascolari

CardiaTec, una spinout dell’Università di Cambridge, sta utilizzando l’AI per affrontare le malattie cardiovascolari (CVD), la principale causa di morte a livello globale, responsabile di 17,9 milioni di decessi all’anno. Fondata nel 2021, l’azienda si propone di ‘decodificare’ la biologia delle CVD, riducendo il tasso di fallimento dei candidati farmaci, che oggi supera il 90%.

Attraverso partnership con 65 ospedali tra Regno Unito e Stati Uniti, CardiaTec sta costruendo il più grande dataset multi-omico di tessuto cardiaco umano per identificare nuovi trattamenti mirati. Questa innovazione permette di confrontare il tessuto arterioso sano con quello danneggiato da attacchi cardiaci, offrendo una comprensione più approfondita dei meccanismi alla base delle malattie cardiovascolari.

Nonostante i farmaci creati con l’aiuto dell’AI non siano ancora sul mercato, l’entusiasmo per il potenziale della tecnologia sta crescendo, con numerosi finanziamenti già raccolti.

CardiaTec ha recentemente ottenuto 6,5 milioni di dollari in un round di finanziamento, con l’obiettivo di estendere la raccolta di dati e iniziare a testare i candidati farmaci, un processo che potrebbe richiedere ancora diversi anni.

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Perché l’AI è il futuro della formazione aziendale per dirigenti

La crescente integrazione dell’AI nella formazione aziendale sta rivoluzionando il modo in cui le competenze manageriali vengono sviluppate. La società Abilitie ha introdotto simulazioni avanzate basate sull’AI, dove i partecipanti interagiscono con personaggi virtuali, come Peter Choi, un bot progettato per adattarsi alle risposte dell’utente.

Questi strumenti consentono ai manager di esercitarsi in scenari realistici, ricevendo feedback immediato e personalizzato. Whitney Wirta, direttrice dell’apprendimento aziendale presso Hanover Insurance Group, sottolinea l’importanza di questi spazi sicuri per sperimentare e migliorare le competenze interpersonali.

Con 24 casi studiati, Abilitie sta trasformando il tradizionale modello di studio dei casi in un’esperienza dinamica, offrendo una formazione che combina abilità gestionali e competenze finanziarie. L’obiettivo è non solo prendere decisioni difficili, ma anche comunicare efficacemente tali decisioni. Il successo di questo approccio ha portato alla sua espansione all’interno di diverse aziende, con una crescente domanda per l’utilizzo di questi strumenti formativi innovativi.

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L’intelligenza artificiale di Apple nell’iPhone 16 è utile, ma a volte fuori di testa

Apple ha recentemente presentato l’iPhone 16, la cui principale innovazione risiede nel chip A18, progettato per integrare la nuova intelligenza artificiale chiamata “Apple Intelligence”.

Questa tecnologia promette di semplificare le attività quotidiane, come riassumere messaggi, scrivere email e migliorare le foto. Tuttavia, i test preliminari hanno mostrato che l’AI di Apple non è ancora del tutto affidabile, generando spesso errori o informazioni fuorvianti. Ad esempio, ha interpretato erroneamente un avviso su Donald Trump e ha persino modificato una foto per far sembrare calvo l’utente.

Nonostante l’integrazione con app esistenti possa velocizzare alcune operazioni, la tendenza dell’AI a “inventare” dati inesatti potrebbe rappresentare un problema. Apple sta ancora lavorando per migliorare la precisione di questa tecnologia, ma al momento, chi valuta l’acquisto dell’iPhone 16 potrebbe voler aspettare un aggiornamento più stabile o considerare un modello precedente.

Le funzionalità dell’AI non sono ancora pronte per l’uso quotidiano e potrebbero essere rilasciate in beta solo in ottobre, con molte caratteristiche ancora in fase di sviluppo. La nuova tecnologia di Apple, pur rappresentando un passo avanti, necessita di ulteriori miglioramenti per evitare che gli smartphone diventino meno intelligenti e più frustranti.

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