All’Italia serve una legge sulle infrastrutture critiche. A sottolineare questa urgenza è il neopresidente dell’Associazione Italiana Esperti di Infrastrutture Critiche (AIIC), Luisa Franchina, che in una nota evidenzia la mission del nuovo Consiglio Direttivo.
“Il primo obiettivo da prefiggersi – ha indicato Franchina – secondo me è quello di riprendere il dialogo con le istituzioni per avviare l’approvazione di una norma di legge sulle infrastrutture critiche nazionali. Contestualmente proporrò e appoggerò la continuazione degli studi sui modelli di sistemi complessi per il supporto nelle valutazioni delle interdipendenze e nelle previsioni degli impatti di “grandi disservizi”.
Ad accompagnare il presidente di AIIC ci sarà un Consiglio Direttivo rinnovato così composto; vicepresidenti Raffaella D’Alessandro e Silvano Bari; segretario Giampaolo Natale; Tesoriere Maria Carla De Maggio.
Sono membri del Consiglio Sandro Bologna, Raoul Chiesa, Alessandro Lazari, Claudio Pantaleo e Alberto Traballesi.
Il Consiglio Direttivo ha elaborato un programma per il rilancio dell’Associazione basato sul coinvolgimento attivo di tutti i soci e sulla pianificazione di attività sostenibili e al contempo innovative, che siano espressione di tutta la comunità associativa e che diano spunto e modo a ognuno di esprimere le proprie competenze e professionalità in materia di infrastrutture critiche e strategiche.
Il presidente dell’AIIC ha informato che sono state identificate alcune attività da avviare immediatamente: tra queste uno studio per realizzare attività formative, il rilancio di attività informative e uno studio sui temi per identificare e catalogare le professioni collegate ai temi dell’associazione.
Per Franchina, “L’AIIC, che vanta ormai quasi dieci anni di attività in un settore che noi tutti tanto amiamo e che ci appassiona particolarmente, deve essere rilanciata ed io mi impegnerò personalmente per riuscirci, sperando di coinvolgere ciascuno di voi nell’impresa”.
“Contiamo molto – ha concluso il presidente dell’AIIC – sull’entusiasmo e sulla passione che ci accomunano e che, dopo tanti anni, ci vedono ancora oggi come una comunità affiatata e viva, intellettualmente e professionalmente, sempre innovatrice, per portare avanti le nostre convinzioni e i nostri messaggi”.