Un’iniziativa per prevenire, rilevare e rispondere alle minacce
La Commissione Europea e l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Sicurezza hanno presentato oggi, a Helsinki, un piano d’azione per rafforzare la sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini. Preannunciato dalla Presidente Ursula von der Leyen lo scorso 9 febbraio a Vilnius, il piano prevede una serie di misure per prevenire, rilevare e rispondere agli attacchi contro queste infrastrutture critiche. Lo scrive la Commissione Ue in una nota.
“I cavi sottomarini sono essenziali per la nostra economia e sicurezza collettiva”, ha detto Henna Virkkunen, Vicepresidente della Commissione per la Sovranità Tecnologica, Sicurezza e Democrazia. “Vogliamo assicurarci che l’Europa sia in grado non soltanto di prevenire e rilevare sabotaggi, ma anche di rispondere e riparare rapidamente eventuali danni”.
Nel quadro del Connecting Europe Facility per il digitale è prevista una dotazione di circa un miliardo di euro, che comprende anche la realizzazione di una flotta comune per la riparazione dei cavi danneggiati.
CEF Digital
420 milioni di euro già assegnati a 51 progetti di connettività backbone
35,6 milioni di euro sono stati investiti in otto cavi dati sottomarini specifici nella regione atlantica e nordica, incluso il Baltico
540 milioni di euro saranno investiti ulteriormente tra il 2025 e il 2027 per finanziare progetti di infrastrutture digitali, inclusi cavi sottomarini intelligenti, dando priorità ai progetti strategici di cavi di interesse europeo.
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Mappa dei progetti via cavo finanziati nei bandi 1-3 nell’ambito del programma Connecting Europe Facility Digital. La mappa potrebbe evolversi in base all’effettiva attuazione del programma.
Un’infrastruttura strategica sotto attacco
I cavi sottomarini trasportano il 99% del traffico Internet intercontinentale e sono cruciali per la sicurezza energetica dell’UE, collegando gli Stati membri e integrando i mercati dell’energia. Tuttavia, negli ultimi mesi si sono verificati diversi incidenti che hanno messo a rischio la stabilità di queste connessioni.
“Nessun ambito della vita oggi è esente da minacce”, ha sottolineato Kaja Kallas, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Sicurezza. “Gli attacchi ai cavi sottomarini dimostrano quanto queste infrastrutture siano critiche. Oggi proponiamo misure per proteggerle, individuare le minacce più rapidamente e riparare i danni nel minor tempo possibile. Chiunque sia responsabile di sabotaggi deve essere punito, anche con sanzioni”.
Le misure del piano d’azione
Il piano d’azione dell’UE si articola in quattro pilastri principali:
- Prevenzione: Rafforzamento dei requisiti di sicurezza, valutazioni dei rischi e finanziamenti per cavi più moderni e resilienti.
- Rilevamento: Miglioramento delle capacità di monitoraggio e allerta precoce nei vari bacini marittimi europei.
- Risposta e ripristino: Ottimizzazione del quadro di crisi dell’UE per interventi più rapidi e maggiore capacità di riparazione.
- Deterrenza: Applicazione di sanzioni contro attori ostili e promozione della “diplomazia dei cavi” con partner internazionali.
“L’analisi di possibili sabotaggi alle infrastrutture dell’UE dimostra la gravità delle minacce che affrontiamo”, ha commentato Magnus Brunner, Commissario per gli Affari Interni e la Migrazione. “Il nostro piano rafforzerà la capacità dell’Europa di prevenire e contrastare minacce ibride, un aspetto che sarà centrale nella prossima Strategia per la Sicurezza Interna”.
Le prossime tappe
L’implementazione del piano avverrà progressivamente tra il 2025 e il 2026, con il supporto dell’Agenzia dell’UE per la Cybersecurity (ENISA) e dei governi nazionali. Entro la fine del 2025, la Commissione prevede di presentare una mappa aggiornata dei cavi sottomarini, una valutazione dei rischi coordinata e un pacchetto di misure di sicurezza, oltre a identificare i progetti infrastrutturali di interesse strategico.
La protezione dei cavi sottomarini si inserisce nel più ampio impegno dell’UE per la sicurezza delle infrastrutture critiche, che include iniziative come il Cyber Resilience Act, la Direttiva NIS2 e il Meccanismo di Emergenza Cyber. In un’epoca di tensioni geopolitiche crescenti, Bruxelles punta a garantire una rete sicura e resiliente per proteggere la connettività e l’approvvigionamento energetico del continente.
Tabella riassuntiva
Misura | Obiettivo |
---|---|
Prevenzione | Rafforzare i controlli e finanziare cavi più sicuri |
Rilevamento | Monitorare meglio le minacce in tutti i bacini marittimi |
Risposta | Velocizzare la riparazione dei cavi danneggiati |
Deterrenza | Sanzionare gli attori ostili e rafforzare la cooperazione internazionale |
Nuovi fondi possibili
Nella nota della Commissione Ue non si fa riferimento a investimenti concreti o a una cifra specifica stanziata dall’UE per la difesa dei cavi sottomarini. Tuttavia, si menzionano diverse azioni che potrebbero implicare finanziamenti:
- La Commissione prevede di dare priorità ai finanziamenti per la realizzazione di nuovi cavi intelligenti e l’aumento delle ridondanze per migliorare la resilienza.
- Verranno definiti progetti di interesse europeo, il che potrebbe implicare investimenti nell’ambito di programmi esistenti come il Connecting Europe Facility (CEF) o il Fondo europeo per la difesa.
- La Commissione e l’Alto Rappresentante presenteranno una mappa delle infrastrutture sottomarine e una valutazione dei rischi coordinata entro il 2025, passaggi che potrebbero preludere a finanziamenti dedicati.
Non si parla di un fondo specifico, ma il tema rientra nell’ambito del Cyber Resilience Act e nella NIS2
Non si parla esplicitamente di un fondo specifico per la protezione dei cavi sottomarini, ma l’argomento rientra nelle iniziative più ampie dell’UE sulla cyber-resilienza e la protezione delle infrastrutture critiche, come il Cyber Resilience Act e la Direttiva NIS2.
Investimenti della Ue in cavi sottomarini
C’è da dire che in passato, la Commissione Europea ha intrapreso iniziative concrete per finanziare la protezione e il potenziamento dei cavi sottomarini. Ecco alcuni esempi:
- Fondo di 142 milioni di euro per 21 progetti: Recentemente, la Commissione ha firmato convenzioni di sovvenzione per un totale di 142 milioni di euro, destinati a 21 progetti mirati a modernizzare o installare nuove infrastrutture di connettività dorsale, inclusi cavi sottomarini.
- Progetto BlueMed East: Nell’ambito di questo finanziamento, Sparkle ha ricevuto 14 milioni di euro per il progetto BlueMed East, volto a migliorare la rete di cavi sottomarini nel Mediterraneo.
- Investimenti nelle Isole Canarie: La Commissione ha destinato 54,6 milioni di euro per supportare le reti sottomarine e le infrastrutture di connettività nelle Isole Canarie, con l’obiettivo di migliorare la resilienza e la sicurezza della connettività digitale nell’arcipelago.
Questi investimenti rientrano nel programma Connecting Europe Facility (CEF) Digital, che mira a potenziare le infrastrutture digitali critiche dell’UE. Con la firma dei recenti accordi di sovvenzione, il finanziamento totale nell’ambito del primo programma di lavoro digitale del CEF ha raggiunto i 420 milioni di euro.
Inoltre, la Commissione Europea ha proposto la creazione di una flotta di navi dedicate alla riparazione dei cavi sottomarini in situazioni di emergenza, come parte di un piano d’azione per migliorare la sorveglianza e la protezione di queste infrastrutture critiche.