“Da piccolo me la cavavo discretamente in diversi sport e sognavo di diventare come il mio idolo, Pietro Mennea”, racconta nella sua biografia Luca Attias da oggi il nuovo Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale su designazione del Governo. E per far correre la Pa digitale in Italia serve proprio un “Mennea” dell’Information technology. E Attias lo è. Ha 53 anni, romano, laureato in ingegneria elettronica, in aspettativa come dirigente presso la Direzione generale sistemi informativi automatizzati della Corte dei conti, l’istituzione che si occupa di controllare e vigilare su come sono amministrate le risorse economiche da parte dello stato. Attias ricopre l’incarico di dirigente da sette anni, in precedenza aveva mantenuto diversi altri incarichi sempre all’interno della Corte dei conti. Negli anni Attias è stato tra i più convinti promotori del passaggio al digitale della pubblica amministrazione, ritenuto essenziale per migliorarne l’efficienza, ridurre gli sprechi e offrire un servizio migliore ai cittadini. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali sul tema e ha collaborato con diverse testate, che si occupano per lo più dei temi della digitalizzazione, tra queste anche Key4biz curando la rubrica ‘Cittadini Attivi’.
Attias prende la guida del Team per la Trasformazione Digitale raccogliendo il testimone lasciato da Diego Piacentini, il cui mandato è scaduto lo scorso 16 settembre dopo due anni di incarico e una fase di prorogatio in attesa della nomina del suo successore.
” Luca Attias viene dalla Pa e l’ho fortemente apprezzato in questi 2 anni. La sua nomina a Commissario Straordinario dimostra che l’attuale governo è interessato a proseguire nella strada tracciata di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione” ha commentato Diego Piacentini. “Sono soddisfatto che il Governo abbia scelto di incaricare una persona che ha dimostrato di avere forti competenze manageriali e tecnologiche e con cui in questi due anni il Team ha lavorato in sintonia” ha aggiunto l’ex Commissario Straordinario, che non tornerà a lavorare per Amazon.
Piacentini lascia il ruolo di Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale dopo due anni di attività improntati alla costruzione del “sistema operativo” del Paese. Sul sito del Team per la Trasformazione Digitale è da oggi disponibile il documento che descrive le attività svolte nei primi 24 mesi.
Sul sito del team digitale, accanto al resoconto delle attività svolte nei due anni, sono state pubblicate le raccomandazioni dirette al Governo per la creazione di un modello permanente di governance del digitale.
Le raccomandazioni del Team Digitale al Governo: ‘investire sulle società inhouse centrali’
Nel punto in cui si parla delle inhouse centrali, per esempio, è scritto di “investire sulle società “inhouse” centrali (Sogei, Infocamere, Aci Informatica, IPZS, …) e regionali e su quegli enti pubblici (Agenzia delle Entrate, INPS, …) che hanno un ruolo critico nello sviluppo delle tecnologie abilitanti e nell’erogazione dei maggiori servizi pubblici (fisco, lavoro, welfare) anche attraverso un massiccio reclutamento di talenti ed esperti tecnologici al loro interno, ad iniziare dai profili di vertice di tali società”.
Inoltre, si legge ancora “Alcune inhouse, come Sogei hanno iniziato questo percorso di cambiamento, ma è necessario intensificare gli sforzi. Sarà probabilmente necessario chiudere anche le inhouse che non hanno dimostrato di aggiungere valore e di essere solamente una inefficace stazione di sub-appalto”.