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Lotta alla fake news, l’Ue finanzia con più di 1 milione il progetto del ricercatore dell’Università di Torino

Oggi, giovedì 5 settembre, lo European Research Council (ERC), l’organismo dell’Unione Europea che finanzia ricercatrici e ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati, ha pubblicato la lista dei progetti vincitori dello Starting Grant, riservato a ricercatrici e ricercatori che vantano tra i due e i sette anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato. Su 3474 proposte solo 494 sono state selezionate (14,2%) e, tra queste, c’è COST-X, il progetto che il ricercatore Neri Marsili svilupperà al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.

Approccio multidisciplinare

Servendosi di un approccio multidisciplinare che integra il rigore del pensiero filosofico con i metodi della ricerca empirica, COST-X si propone di esplorare i meccanismi che promuovono una comunicazione veritiera, sia offline che online. Nel farlo, il progetto avrà importanti risvolti pratici. Facendo luce su questi meccanismi, la ricerca può fornire basi teoriche per sviluppare strategie volte a contrastare la diffusione delle fake news e promuovere un ambiente informativo più sano.

Progetto finanziato per i prossimi 5 anni

Il progetto, finanziato con un milione e 390mila euro per i prossimi cinque anni, si articola in due parti. La prima si concentra sulla comunicazione tradizionale (offline), affrontando questioni classiche della filosofia del linguaggio e dell’epistemologia. Sviluppando un nuovo approccio metodologico che attinge a diverse discipline come filosofia, linguistica, biologia, teoria dei giochi e psicologia, il team di ricerca studierà l’infrastruttura normativa dei processi comunicativi e il ruolo giocato da queste norme nella trasmissione della conoscenza. Nel farlo, COST-X si confronterà con questioni filosofiche classiche, ma da una prospettiva differente, esplorando come i costi reputazionali e sociali associati alla comunicazione possono incentivare i parlanti a essere veritieri.

Nella seconda parte del progetto, COST-X si concentrerà sulla comunicazione online, inaugurando un nuovo campo di studio: l’epistemologia delle infrastrutture digitali. Il team studierà come alcune caratteristiche delle piattaforme online come la pseudonimia, la presenza di chatbot, o l’introduzione di nuovi atti comunicativi come il retweet, possano alterare i meccanismi reputazionali che incoraggiano gli utenti a essere veritieri. Attraverso una combinazione di analisi teorica e studi empirici, COST-X mira a far luce sulle dinamiche che governano condivisione di informazioni online, per comprendere in maniera sistematica quali fattori favoriscano la diffusione della disinformazione, e quali possano contenerla.

Fake news sfida significativa nell’era digitale

“Nell’era digitale, la diffusione di disinformazione e notizie false rappresenta una sfida significativa per le nostre società. Anche se l’entità del problema è ancora oggetto di dibattito scientifico, comprendere i meccanismi che promuovono una comunicazione veritiera sta diventando sempre più importante”, afferma Neri Marsili. “COST-X adotterà un approccio innovativo e interdisciplinare, che unisce filosofia e ricerca empirica, per studiare gli incentivi che sostengono la comunicazione veritiera, sia offline che online. Ci concentreremo in particolare sulle dinamiche della comunicazione digitale, esplorando come le piattaforme online influenzano la diffusione di informazioni. I risultati di questa ricerca ci aiuteranno a capire meglio come la reputazione e le norme sociali motivano le persone a comunicare in modo sincero. Queste conoscenze potranno essere applicate per contrastare la disinformazione online e promuovere un dibattito pubblico più sano, essenziale per il buon funzionamento delle nostre istituzioni democratiche nell’era digitale”.

Neri Marsili è un ricercatore in filosofia all’Universidad Nacional de Educación a Distancia (UNED) di Madrid. Ha conseguito il dottorato all’Università di Sheffield nel 2018 e svolto attività di ricerca in diversi atenei europei. I suoi interessi spaziano dalla filosofia del linguaggio all’epistemologia, con contributi anche in estetica e pragmatica sperimentale. Marsili ha pubblicato numerosi articoli su riviste internazionali di alto profilo, e ha tenuto conferenze in Europa, Nord America, Asia e Oceania. È tra i curatori del volume Filosofia della Conoscenza: Cosa Sappiamo, Come lo Sappiamo (CLUEB, 2023) e sta attualmente lavorando a un nuovo libro, Sincerity and Insincerity, sotto contratto con Cambridge University Press.

Con Marsili si allarga la comunità di ERC Grantees di UniTo. Con questo nuovo successo sale a 12 il numero di vincitrici e vincitori del prestigioso Grant Europeo finanziati da Horizon Europe, confermando il trend positivo ottenuto negli ultimi anni dall’Ateneo, che si è ormai posizionato tra i primi in Italia per success rate grazie a BRAIN Unito, il primo Talent Attraction Programme dell’Università di Torino. Attivo dal 2022, il programma è concepito per coltivare i migliori talenti della ricerca nell’Università di Torino e attrarne di nuovi, puntando sull’eccellenza come fattore chiave per potenziare la capacità dell’Ateneo torinese di produrre conoscenza ad alto impatto, generando cambiamento economico, sociale e culturale. Con il percorso di supporto e formazione ERC Lab, Brain UniTo accompagna candidate e candidati nella presentazione delle proposte progettuali da sottoporre alla Commissione Europea.

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