Anche papa Francesco ha votato in modo elettronico, perché il Sinodo 2021-2024 ha scelto l’iVoting gestito dalla società italiana Multicast, attraverso la piattaforma SkyVote.
“Il Sinodo”, fa sapere Multicast, la società che ha sviluppato e gestisce la piattaforma Skyvote, guidata da Giovanni Di Sotto, “ha tutte le soluzioni per la gestione e la completa digitalizzazione del complesso processo decisionale: SkyVote Meeting, Parliamentar, Decision, Cloud e Transcript per realizzare un’assemblea di 440 membri di cui 365 aventi diritto, in otto lingue, 320 votazioni segrete certificate, con server on premise ed infrastruttura di rete dedicata, 450 tablet per la gestione degli accrediti, delle presenze, la distribuzione documentale paperless ed il voto, 45 camere robotizzate autopuntanti, 360 microfoni automatici, 162 monitor per la condivisione e la gestione sinottica, la gestione dei flussi documentali e la trascrizione automatica in 8 lingue, gestione contestuale dei Circoli Minori (35 gruppi di discussione) il tutto con una utenza media di 62 anni.
Senza nessuna interruzione, pochissimi accessi al supporto e con una partecipazione del 99,2%.
Un lavoro enorme che ha coinvolto tutto il nostro staff e quello del Vaticano per 3 mesi intensi e di grandissima cooperazione e soddisfazione”.