Importante decisione dell’Italia che, nell’ambito dell’azione per la tutela della proprietà intellettuale, entra nel brevetto unico europeo, diventando così il 26° membro di questa cooperazione rafforzata sui patent.
Al momento restano fuori Spagna e Croazia.
Per l’Italia si tratta di un considerevole passo avanti, essendo il quarto mercato più grande dell’Europa in termini di convalida dei brevetti.
La Commissione Ue ha dato ieri il via libera all’ingresso del nostro Paese che inizialmente si era opposto al progetto per via della scelta di privilegiare inglese, francese e tedesco per la registrazione dei brevetti.
Una decisione positiva per tutte le imprese e gli inventori italiani che potranno adesso accedere alla procedura unica per la registrazione dei brevetti in tutti i 26 Paesi che aderiscono alla cooperazione rafforzata, con notevoli risparmi di tempo e spese.
Il costo della procedura diventa, infatti, competitivo rispetto a quelli, finora molto più bassi, per le società che chiedono brevetti in Usa e Giappone.
Il brevetto unico è ancora più importante per tutte le startup e le PMI innovative europee che operano a livello transfrontaliero.
Sempre la Ue informa che finora 8 Paesi (Austria, Francia, Belgio, Svezia, Danimarca, Malta, Lussemburgo e Portogallo) hanno ratificato il tribunale unico dei brevetti, e ora la Commissione chiede che anche gli altri paesi ratifichino al più presto perché l’intero pacchetto del brevetto unico possa essere operativo entro la fine del 2016.