La battaglia per l’internet delle stelle sta impazzando a livello globale. L’idea di sfruttare i satelliti per portare Internet fino ai recessi più estremi del mondo è ormai sempre più concreta. E due mega miliardari americani, Elon Musk (patron di Tesla) e Jeff Bezos (fondatore di Amazon) si stanno sfidando a suon di miliardi, forti delle loro personali costellazioni satellitari.
Il derby dei cieli fra i miliardari Musk e Bezos
Elon Musk ha già lanciato in orbita diversi satelliti di Starlink, la costellazione di SpaceX che sfida così la costellazione de rivale Jeff Bezos, battezzata Kuiper che fa capo alla società Blue Origin.
Entrambi i contendenti hanno incassato da pochi giorni il via libera da parte della FCC (Federal Communication Commission) per muoversi su orbite più basse: a 580 chilometri dalla terra Starlink, a 590 chilometri dal nostro pianeta Kuiper.
Soltanto 10 chilometri di distanza fra le orbite dei due rivali. Il che ha spinto Blu Origin a fare ricorso alla FCC che tuttavia non più tardi del 27 aprile scorso ha dato ragione a Starlink: la costellazione SpaceX potrà viaggiare su quella orbita a patti però di evitare qualunque tipo di interferenza nei confronti di Kuiper.
La rivalità invade anche i cieli
E così la rivalità fra Elon Musk e Jeff Bezos invade anche i cieli. I due miliardari hanno deciso di puntare forte sul satellite contro il digital divide, mettendo sul piatto 10 miliardi di dollari a testa per lo sviluppo dei rispettivi progetti.
C’è da dire che mentre Kuiper non è ancora stato lanciato dalla casa madre Blue Origin, al contrario SpaceX conta già 1.400 satelliti in orbita. “Il servizio si trova attualmente in fase beta dopo che alcuni utenti ricevono già il servizio di connessione con velocità comprese fra 50 e 150 Mbps, con tempi di latenza di 20-40 millisecondi”, fa sapere Elon Musk.
Abbondanza tecnologica
Insomma, almeno sulla carta l’internet spaziale potrebbe dare una mano alla diffusione globale di Internet, se non proprio sfidare la fibra e il 5G. Un’abbondanza tecnologica che, comprensiva anche dell’FWA, dà ai consumatori un ventaglio di scelta sempre più ampio. Soprattutto nelle aree bianche.
Starlink è già attivo negli Usa, in Canada e in Nuova Zelanda così come in una decina di altri paesi.
E in Italia?
Anche in Italia ci si può prenotare per la fase di “pre order” inserendo mail e indirizzo per verificare al copertura. Il servizio sarà disponibile inizialmente in numero limitato, con la logica del “chi prima arriva”. Prima di inoltrare la richiesta è necessario verificare la futura o attuale copertura della propria zona, inserendo il proprio indirizzo.