Un sistema di intelligenza artificiale è stato utilizzato nel progetto “Paesaggi Umani” di Urban Experience, svolto nell’ambito di “Contemporaneamente” di Roma Capitale, per raccontare una storia.
E’ accaduto nel centro di Roma, nell’oscurità del chiostro di San Salvatore in Lauro, luogo frequentato da Cristina di Svezia quando era ospite del cardinale Azzolino. Questa donna straordinaria nel 1655 fu accolta come Regina di Roma da una città festante, con un evento che siglò l’era dei fasti barocchi.
Cristina portò a Roma la “Atene del Nord”, l’Accademia delle Scienze avviata insieme a Descartes, uno dei principali fondatori della filosofia moderna.
Il Papa Alessandro VII le affiancò Raffaele Fabretti, una di quelle figure giurisprudenziali d’origine marchigiana create dalla politica di Sisto V, raffinato studioso delle scienze e delle arti, riconosciuto dal Papa come Principe delle romane antichità, un ruolo che corrisponde a quello degli attuali sovrintendenti dei beni culturali. E’ da quel sodalizio che nascerà un’ Accademia delle Scienze e delle Arti che diventerà poi l’Arcadia.
In quel chiostro del complesso monumentale (sede del Pio Sodalizio dei Piceni) si è svolta l’azione di performing media storytelling curata da Massimo di Leo e Gaia Riposati/Nuvola project, partendo dalla “porta segreta” che conduceva Cristina agli appartamenti del cardinale Azzolino.
Su una parete del chiostro buio è stato proiettato un quadro di Cristina che a un certo punto si è animato: il suo viso si muove, parla, si rivolge agli spettatori.
Quella immagine dipinta quattrocento anni fa che ritrae Cristina di Svezia rivive in un effetto generato da algoritmi di machine learning, addestrati a riconoscere volti attraverso la riproduzione e l’analisi delle riprese video. Questi algoritmi sono in grado di riconoscere le pose di un volto, tracciarne i movimenti per creare una animazione basata sul lavoro interpretativo di Gaia Riposati in una serie di video analizzati dal sistema di intelligenza artificiale, attuando un modello di animazione del movimento labiale applicato all’immagine del quadro. Un’operazione che va ben oltre l’effetto detto “deep fake” per inscenare una straordinaria animazione digitale mimetizzata nella dimensione pittorica del quadro con un impatto teatrale che si evolve nell’assetto di performing media, dimostrando come l’approccio artigiano con le tecnologie digitali possa far scaturire emozione.
Questo intervento di animazione digitale attraverso l’intelligenza artificiale, sarà riutilizzato a dicembre, per la seconda edizione di Paesaggi Umani, per dare vita a un ritratto di Sisto V (Felice Peretti) per il Cinquecentenario della sua nascita.
Roma deve molto a Sisto V che risollevò la città dopo il Sacco dei Lanzichenecchi del 1527, riattivando gli acquedotti (edificando l’acquedotto Felice che riusò le rovine delle Aquae Claudia, Marcia e Anio Vetus) e il sistema produttivo dei mulini e delle relative tasse annonarie.
Sisto V (eletto Papa nel 1585, alla venerabile età di 64 anni, molti per quei tempi) ridisegnò (in soli 5 anni) l’imago urbis con assi viari che collegavano tra loro le grandi basiliche, erigendo obelischi e articolando un sistema di fontane che avviò la città verso il suo secolo d’oro: il Seicento barocco.
Nuvola Project lavorerà prossimamente, con i sistemi di intelligenza artificiale, anche a maggio per “SoftScience. 17 goal di Agenda2030 in 17 luoghi di Roma”. Sarà realizzata un’installazione digitale nomade: una nuvola interattiva che rileverà gli hashtag sui social ed elaborare la sentiment analysis del flusso dei dati prodotti dalle attività dei walkabout, le conversazioni-esplorazioni partecipate in streaming web-radio su www.radiowalkabout.it .
