Il mercato si sta evolvendo rapidamente, e gestire la crescita aziendale è diventato molto complicato. Una cosa però è certa: oggi l’innovazione digitale fa la differenza a livello competitivo, anche fra le stesse PMI.
Le PMI in Italia
Il tessuto economico italiano è strettamente legato alle piccole e medie imprese del territorio, uniche per flessibilità e specializzazione operativa, ma penalizzate perché non in possesso degli stessi strumenti dei “grandi”.
La domanda quindi è: come possono le PMI continuare a essere rilevanti, sebbene prive della stessa potenza economica dei giganti, in un mondo in continuo rinnovamento?
Prima di ragionare propriamente sulle novità tecnologiche e su come adottarle, il punto da cui ogni azienda dovrebbe partire è lo studio e la riflessione sul proprio posizionamento digitale.
Nel far questo, non si tratta di definire solo le caratteristiche distintive della propria azienda, ma lo stesso modello di business e il modus operandi sulla “piazza digitale”.
PMI: si parte dall’analisi
Bisogna, in primis, ragionare su come coinvolgere e conoscere il pubblico. I social network, da questo punto di vista, possono essere sia un’opportunità, sia una minaccia; non basta, infatti, entrare in contatto con le persona, ma bisogna anche saper gestire le relazioni. Anche il canale di distribuzione, a prescindere dal fatto che il proprio business sia B2B o B2C, va ripensato in ottica digitale e di relazione.
Il focus è uno solo; recuperare i dati dei propri clienti, per riuscire a conoscerli e coinvolgerli nel processo aziendale e per comunicare il proprio core business efficacemente.
Contatti diretti e fiere non portano più gli stessi risultati, in termini di revenues, di un tempo; l’obiettivo è comprendere chi reagisce positivamente al proprio “storytelling” aziendale e di prodotto, e perché, così da coinvolgerlo in maniera rilevante e personalizzata.
L’Intelligenza artificiale
Fatto ciò, ovvero dopo aver recuperato abbastanza informazioni, sarà possibile, anche per le PMI, utilizzare uno strumento basato sull’intelligenza artificiale per automatizzare i processi di analisi e di contatto. Oggi non esiste strumento differenziante più importante, sebbene possa sembrare precoce adottare soluzioni ancora in fase semi-prototipale.
Il valore di un’azienda, in un futuro non molto lontano (ma già oggi evidente), dipenderà dalla propria comunità di clienti fidelizzati e appassionati. La creazione di una relazione diretta con il proprio pubblico ha già permesso, ad alcune aziende illuminate, di costruire addirittura nuovi prodotti specifici. Oggi al centro ci sono le persone.
Oltre a ciò, va sottolineato un altro tema: la trasformazione del prodotto in servizio.
L’importanza dei servizi
Oggi non basta più offrire una prestazione una tantum; per recuperare informazioni, e fidelizzare i clienti, bisogna mirare alla creazione di una relazione duratura, relazione che si viene a creare solo quando si va ad offrire un servizio.
In futuro le aziende di successo saranno simili ad operatori software che vendono in abbonamento i propri pacchetti. Del resto si dice già ora negli Stati Uniti che “every company is a software company”.
Da evidenziare poi il fatto che, per cambiare le prospettive di crescita della propria azienda, servono nuove competenze; nuovi talenti, in poche parole.
Flessibilità mentale e punti di vista innovativi sono essenziali per comprendere e applicare i nuovi strumenti tecnologici. Le start-up, in questo contesto, sono la palestra ideale dove recuperare le expertise che servono oggi.
Uno stimolo ulteriore, per le aziende che desiderano o hanno la necessità di mettere in campo la propria trasformazione digitale, è la questione delle agevolazioni economiche.
I progetti di trasformazione digitale
In Italia, ma anche a livello europeo, sono disponibili, per chi ne fa richiesta, diversi progetti di finanziamento per stimolare la trasformazione digitale aziendale.
Un’opportunità di fronte alla quale è difficile rimanere indifferenti.
In definitiva, i temi da cui prendere spunto sono tanti; le PMI, per sintetizzare il tutto in un concetto, hanno bisogno di pensare da grandi, senza però rinunciare alla loro dinamicità da start-up che da sempre le contraddistingue.
Il digitale, proprio per la sua natura impalpabile, abilita i piccoli alla grandezza e mette sullo stesso piano, se ben utilizzato, il piccolo laboratorio di sartoria e il grande stilista.