La giapponese Line, la app di messaggistica istantanea più popolare nel Sol Levante ma di proprietà della sudcoreana Naver Corp, sta organizzando il suo sbarco sulla Borsa di Tokyo e punta su una valorizzazione di 10 miliardi di dollari con la Ipo.
Line ha depositato i documenti per la Ipo due settimane fa e ha affidato a Nomura Holdings e Morgan Stanley il compito di gestire lo sbarco in borsa. Secondo fonti citate da Reuters, l’azienda starebbe considerando una doppia quotazione, a Tokyo e New York.
La prossima quotazione di Line arriva dopo un periodo di grosso fermento nel settore della app di messaggistica, con l’acquisizione da 19 miliardi di dollari di Whatsapp (550 milioni di utenti) da parte di Facebook (il cui Messenger conta 200 milioni di utenti, come quelli di Instagram) e quella di Viber da parte della giapponese Rakuten per 900 milioni di dollari.
Line ha visto lievitare il numero di utenti negli ultimi mesi, raggiungendo quota 480 milioni di download a livello globale – la app è molto popolare anche in America oltre che in Asia – grazie alla popolarità dei suoi games e degli emoticon extra large, che sono degli sticker sponsorizzati.
Line ha registrato ricavi record per 14,6 miliardi di yen (105 milioni di euro circa) nel primo trimestre del 2014, più che triplicati in un anno. L’obiettivo per il 2014 è raggiungere ricavi per 51 miliardi di yen, pari a 370 milioni di euro, a fronte dei 335 milioni di dollari registrati nel 2013.
Secondo dati di Forrester Research, le altre app di messaggistica più popolari sono WeChat con 355 milioni di utenti, Viber e Skype con 300 milioni, Tango con 200 milioni, Nimbuzz, che dichiara 15 milioni di utenti e KakoTalk a 140 milioni, che nonstante la base clienti più limitata ha chiuso il 2013 con 204 milioni di dollari di ricavi derivanti da vendite e aggiornamenti di game in-app.