Lettera aperta di oltre 2.200 accademici di un’ottantina di Nazioni, Italia inclusa, tra cui il linguista Noam Chomsky e il filosofo Peter Singer, hanno firmato una lettera aperta ai leader mondiali e che potrà essere sottoscritta fino al 29 settembre, cioè fino alla vigilia della conferenza Onu sul clima che prenderà il via a Parigi il 30 novembre.
La richiesta è quella di contenere l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi anche se sembra non facile riuscirci. ‘Improbabile che la comunità internazionale raggiunga le riduzioni dei gas serra necessarie a contenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi’, recita il testo. ‘Al momento, anche se i Paesi rispetteranno gli impegni non vincolanti sul taglio della CO2, saremo ancora sulla strada per raggiungere un aumento della temperatura di tre gradi entro la fine del secolo’.
‘Qualsiasi sacrificio necessario per ridurre le emissioni – proseguono gli accademici – è di gran lunga oscurato dalle catastrofi cui probabilmente andremo incontro se non interveniamo: estinzioni di specie e perdite di ecosistemi, crescente vulnerabilità alle tempeste e intensità delle precipitazioni, più morti e malattie legate al clima, più rifugiati climatici, meno sicurezza alimentare e più conflitti aggravati da questi fattori’. Data la posta in gioco, si sottolinea nella lettera, ‘i nostri leader dovrebbero dar vita a una mobilitazione mondiale, a tutti i livelli della società, per limitare il riscaldamento globale a non più di 1,5 gradi’.