Dopo MasterCard e Visa, anche PayPal, società americana attiva nel settore dei pagamenti digitali, è quasi pronta ad abbandonare Libra, la criptovaluta di Facebook che dovrebbe vedere la luce intorno la metà del 2020.
Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, PayPal è stata l’unica dei 28 sostenitori di Libra a non partecipare all’incontro in programma oggi a Washington.
L’uscita di PayPal sarebbe un duro colpo per Facebook, che ha affidato il progetto Libra a David Marcus, l’ex presidente della compagnia.
Secondo il FT a non piacere a PayPal sarebbe il fatto che Facebook, a suo avviso, non avrebbe fatto abbastanza per affrontare le critiche di cui è stata sommersa Libra, soprattutto quelle sul fronte del riciclaggio di denaro.
All’inizio della settimana, il Wall Street Journal ha riferito che Visa e Mastercard stanno prendendo in considerazione il loro coinvolgimento nel progetto per preoccupazioni simili sulla risposta normativa e politica.
Le Autorità di controllo europee hanno già iniziato a sondare potenziali questioni antitrust relative a Libra, mentre la Federal Reserve americana e le altre banche centrali hanno espresso preoccupazione per la minaccia alla stabilità finanziaria e alla sovranità monetaria.
David Marcus, l’attuale Capo del progetto di Facebook, ha dichiarato in una serie di tweet del tutto false le notizie riportate nel WSJ, aggiungendo che “il cambiamento di questa portata è difficile e richiede coraggio perché sarà un lungo viaggio“.
Felt like addressing this. 1) official 1st wave of Libra Association members will be formalized in the weeks to come; (continued) https://t.co/baZkFlGN9O
— David Marcus (@davidmarcus) October 1, 2019
Telegram lancia TON
Telegram nel frattempo supera Libra dove ieri ha annunciato che la blockchain TON (Telegram Open Network) verrà lanciata entro fine ottobre. La rete blockchain ha ottenuto il via libera dalla SEC (Securities and Exchange Commission – l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori.
Gram è la nuova criptovaluta di Telegram dell’ecosistema TON, Telegram Open Network. Il Telegram Open Network è la blockchain che regolerà la diffusione della criptovaluta di Telegram, i cosiddetti «Gram», e le transazioni nella piattaforma tra vari attori. Si tratta, però, di molto più che una blockchain, o «struttura a blocchi»: come il documento redatto da Nikolai Durov specifica già nelle prime pagine, il TON è una «blockchain di blockchain», l’unica struttura che, grazie alle sue mastodontiche dimensioni, alla sua articolazione orizzontale e verticale assieme e all’implementazione di molte altre tecnologie proprietarie, può permettersi di mantenere la frequenza delle transazioni alla folle cifra di milioni di unità al secondo.