Laterza editore
Pubblicato: 5 febbraio 2015
Pagine: 208
ISBN: 9788858117392
Prezzo: € 22,00
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Nell’età dei Lumi fece la sua comparsa sulla scena europea un nuovo attore: il philosophe, che rivendicava apertamente, tra le altre, la libertà di esprimersi a livello pubblico attraverso la parola scritta.
Concentrandosi in particolare su Francia e Italia, Patrizia Delpiano esplora il processo che tra la fine del Seicento e la fine del Settecento condusse alla teorizzazione e alla messa in pratica della libertà di stampa.
È una storia segnata da ostacoli istituzionali come la censura ecclesiastica e statale e da altri, non meno coercitivi, posti dalla coscienza degli autori stessi.
Tra l’etica del silenzio e la libertà di scrivere si apriva infatti il vasto campo dell’autocensura: un universo del non scritto sinora largamente inesplorato, che segnò a lungo la vicenda degli intellettuali europei.
Patrizia Delpiano, insegna Storia moderna all’Università di Torino, è autrice di numerosi saggi, studiosa delle istituzioni culturali del Settecento, delle forme della comunicazione e della censura nell’età dei Lumi. Tra le sue pubblicazioni, Il trono e la cattedra. Istruzione e formazione dell’élite nel Piemonte del Settecento (Torino 1997) e Il governo della lettura. Chiesa e libri nell’Italia del Settecento (Bologna 2007).