L’IA DeWave per tradurre i segnali Eeg in frasi di un testo
Si tratta di una ricerca fondamentale per le persone (e sono tante) che non sono in grado di parlare o sentire, a causa di malattie e infortuni, ma in un futuro prossimo anche per consentire agli umani di dialogare con le macchine in maniera diretta e naturale.
Presentato alla conferenza NeurIPS di New Orleans negli Stati Uniti, dedicata alla ricerca e lo sviluppo su scala globale di nuove applicazioni di intelligenza artificiale (IA) e apprendimento automatico, lo studio condotto dal professore Chin-Teng Lin, direttore del centro HAI GrapheneX-UTS e massimo esperto di IA e interfacce cervello-computer, assieme a Yiqun Duan e Jinzhou Zhou, ha dimostrato che è possibile trasformare i nostri pensieri in contenuti di testo.
Basta indossare un cappello di elettrodi che registra la nostra attività elettrica neuronale, percepibile dai sensori attraverso il cuoio capelluto e sfruttando un semplice elettroencefalogramma (Eeg).
A rendere possibile “la lettura” dei segnali Eeg e la trasformazione in testo è il software di IA DeWave. Tali segnali sono incanalati da elettrodi integrati ad una cuffia (non nel cervello come si è fatto negli anni passati).
Indice di accuratezza della traduzione BLEU
Esiste anche un indice di accuratezza nella trasformazione delle onde Eeg in contenuti di testo e attualmente DeWave ha raggiunto un’accuratezza del 40% su BLEU-1, che è un dato molto alto rispetto a quanto fatto nei precedenti progetti di ricerca.
L’obiettivo della ricerca è raggiungere è almeno il 90%.
Il BLEU (Bilingual Evaluation Understudy) è un numero compreso tra 0 e 1 e misura la somiglianza e l’aderenza del testo tradotto automaticamente con lo standard di traduzione umana.
L’algoritmo BLEU confronta espressioni consecutive della traduzione automatica con le espressioni consecutive che trova nella traduzione di riferimento e conta il numero di corrispondenze in modo ponderato. Queste corrispondenze sono indipendenti dalla posizione. Un grado di corrispondenza superiore indica un livello di somiglianza superiore con la traduzione di riferimento e di conseguenza un punteggio più elevato. La chiarezza e la correttezza grammaticale non vengono prese in considerazione.