Meltemi editore
Pubblicazione: 2016
Pagine: 328
ISBN: 9788883536601
Prezzo: € 25,00
Come ci si può, oggi, sottrarre al profluvio di immagini, notizie, informazioni mediali, o persino realtà simulate? Dove si trova l’autenticità a cui ancorare definitivamente una ritrovata fede in noi stessi e nella realtà che ci circonda? Un tempo, dice Slavoj Zizek, le cose erano più semplici: si potevano criticare le forme ideologiche come “feticismo”, “illusioni”, “mistificazioni” proprio facendo appello al senso di realtà.
Oggi, invece, occorre procedere al contrario: da quando la “realtà” che ci circonda ha assunto le fattezze postmoderne dell’informatizzazione digitale, e si è “virtualizzata”, occorre ritornare a criticarla partendo dal suo supplemento illusorio: dal lato dell’Immaginario.
Uno dei compiti principali della filosofia oggi sarebbe dunque quello di criticare lo statuto dell’immaginario e il suo rapporto con la realtà. Se non che, con la sua ormai celebre capacità di rovesciamento dialettico, Zizek ci indica ancora una volta con questo suo testo che le cose non stanno esattamente così. Infatti, la distinzione stessa tra realtà e fantasia, tra reale e immaginario, è una falsa distinzione – ed è irreale e immaginaria essa stessa.
Slavoj Zizek, è un filosofo e psicanalista sloveno. Ricercatore all’Istituto di Sociologia dell’Università di Lubiana, è docente all’European Graduate School e Direttore del Birkbeck Institute for the Humanities presso l’Università di Londra.