Con il rilascio delle identità digitali “per uso professionale”, SPID diventa uno strumento che consente alle pubbliche amministrazioni e ai privati di verificare l’appartenenza di una persona fisica a un’organizzazione
e/o la sua qualità di professionista; una nuova funzionalità per il sistema pubblico di identità digitale SPID, che permette di superare gli ostacoli all’utilizzo per scopi lavorativi della propria identità digitale “personale”.
Le specifiche AgID individuano le modalità che gli Identity Provider devono seguire per il rilascio delle identità per uso professionale, consentendo di veicolare attraverso SPID, oltre ai dati della persona fisica, anche i dati dell’organizzazione di appartenenza per la quale si sta agendo su un servizio reso disponibile da un Service Provider, oppure l’attributo che ne identifica l’uso professionale (in questo caso non legato ad alcuna organizzazione).
Lepida, che ad oggi ha rilasciato oltre 785mila identità SPID LepidaID “personali“, ha deciso di implementare anche queste tipologie di identità SPID.
In particolare, si appresta a rendere disponibili i due tipi di identità per uso professionale previste da AgID: “identità digitale uso professionale della persona fisica” ovvero l’identità digitale che oltre ai dati della persona fisica contiene un ulteriore attributo (valorizzato con P – “Purpose“) che consente ai fornitori di servizi SPID di regolare l’accesso ai servizi per uso professionale; “identità digitale uso professionale per la persona giuridica” ovvero l’identità digitale che contiene gli attributi della persona giuridica e della persona fisica cui sono state rilasciate le credenziali di autenticazione.
Entrambe permettono di definire un’identità per uso professionale in quanto tale, cioè identificare una persona che sta utilizzando un’identità SPID per la sua attività professionale, ma senza specificarne le competenze o l’eventuale iscrizione all’Albo.
In più l’identità per le persone giuridiche assocerà alla qualifica di professionista l’azienda o l’organizzazione per la quale lavora il titolare di identità SPID. Il modello prevede che il gestore, in questo caso Lepida, stipuli un rapporto formale con l’organizzazione, a seguito del quale potrà demandare a questa la verifica dell’identità digitale dei soggetti, da essa dipendenti, a cui fornire le identità digitali per uso professionale per la persona giuridica.
Lepida ha recentemente siglato un accordo con CAF CGIL che prevede una sperimentazione iniziale, per andare poi a regime a settembre, quando in tutta Italia si potrà accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione solo attraverso la propria identità SPID.