Presentato oggi in conferenza stampa, presso la sede di Lepida, società in house di telecomunicazioni e servizi online degli Enti locali dell’Emilia-Romagna, il progetto #GallieraVaVeloce per portare la banda ultra larga (BUL) a cittadini e imprese del territorio del Comune di Galliera, in provincia di Bologna.
Dopo il successo di Pieve di Cento, Lepida e l’operatore locale Nexus continuano nel lavoro di diffusione della fibra ottica e della banda ultra larga, soprattutto in chiave DI lotta al digital divide e di innovazione economica. La vera sfida per l’Italia in crisi, infatti, è assicurare a tutti una connessione a internet e a prezzi contenuti per sostenere la nascita di nuovi modelli di business e promuovere la formazione professionale adeguandola ai nuovi standard europei.
Il Comune ha messo a disposizione le tubazioni dove Nexus ha deciso d’investire nella realizzazione del cablaggio in fibra ottica con il supporto di Lepida. Un impegno a costo zero per le casse comunali, che porterà direttamente nelle case, nelle scuole, negli uffici e in tutti i luoghi pubblici la fibra ottica di ultima generazione FTTH (Fiber To The Home), con una velocità di 30 Megabit al secondo, risultato tanto più eccezionale se si considera il panorama italiano, dove appena il 15% della popolazione dei centri urbani è raggiungibile da fibra ottica o da connessione VDSL.
Galliera è il secondo comune romagnolo ad entrare nel progetto BUL, candidandosi così a smart city. Un territorio che ancora risente degli effetti drammatici del terremoto del 2012 e che ha deciso di dotarsi delle infrastrutture di rete necessarie per rendere accessibile internet a tutti, cittadini e imprese, sfruttando il modello di partnership pubblico-privato proposta da Lepida e Nexus.
“GallieraVaVeloce è il risultato di un nuovo e proficuo equilibrio tra pubblico e privato, Comuni e operatori di tlc, che assieme lavorano per intervenire sul territorio con nuove infrastrutture, per ridurre il digital divide e garantire a tutti una connessione a internet”, ha dichiarato Anna Vergnana, sindaco di Galliera, accompagnata dall’assessore all’Urbanistica e Viabilità – Innovazione tecnologica e comunicazione, Valentina Belotti. “La connettività a banda ultralarga è oggi un prerequisito fondamentale per i cittadini, le attività produttive, amministrative e di socializzazione che hanno necessità sempre più di banda e di connessioni affidabili per poter lavorare, studiare, organizzare la propria vita city – ha spiegato il sindaco – ed è ciò che verrà realizzato a seguito della collaborazione tra Lepida SpA e Nexus. Grazie a questo progetto smart, saranno collegate tutte le frazioni del Comune di Galliera, per un’area di 37 chilometri quadrati, garantendo la massima inclusione sociale”.
“Una delle nostre preoccupazioni – ha detto Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida – è il divario digitale sul territorio. Risolverlo è una priorità, sia in chiave di inclusione sociale, si di sviluppo economico del territorio dell’Emilia-Romagna. I Comuni di medie e piccole dimensioni sono considerati dagli operatori come aree a fallimento di mercato per la banda ultra larga, per le quali hanno pochissimi progetti. Noi vogliamo superare questo gap, che risulta essere particolarmente penalizzante per le aziende che qui investono, portando la fibra ottica”.
Mazzini ha poi elencato gli elementi innovativi che Lepida ha proposto assieme a Nexus: “Tariffe chiare e semplici per tutti, sul modello di Pieve di Cento; tariffe quindi molto contenute, che consentono a chiunque l’accesso alla rete a tutela delle categorie sociali più svantaggiate; lavorare infine su una roadmap altrettanto chiara, definita e trasparente, con carte di attuazione pubbliche per portare tra 10 giorni l’internet veloce ai cittadini e alle aziende di Galliera”.
“Non abbiamo voluto lasciare nessuno indietro – ha ribadito Andrea Fini di Nexus – vista la crisi, il nostro obiettivo era creare un contesto economico più sensibile all’inclusione sociale, con offerte dedicate alle categorie più svantaggiate. La rete è neutrale. Significa che possono arrivare operatori che hanno la possibilità di utilizzare la rete preesistente, divenendo da subito responsabili dei servizi che offriranno agli utenti finali in chiave undundling. Abbiamo inoltre fatto in modo che tutto il preesistente delle infrastrutture potesse essere riutilizzabile e riciclabile, con il massimo livello di sostenibilità”.
Abbiamo poi chiesto al direttore generale di Lepida se ci sono altri Comuni interessati al progetto BUL, sul territorio dell’Emilia-Romagna, per replicare le esperienze di Pieve di Cento e Galliera e promuovere la cultura della smart city, e sono diverse le realtà che hanno manifestato tale intenzione: “A macchia di leopardo sono tanti i comuni interessati a tale modello di sviluppo sostenibile e orientato all’inclusione sociale, soprattutto quelli delle Unioni – ha spiegato Mazzini – tra cui i Comuni del bolognese e del ferrarese, come ad esempio Cervia, ma molti altri anche in Emilia”.
Il Comune di Galliera, inoltre, aderirà al programma MINISMART: un progetto nato per definire modelli di intervento utili e usabili su scala regionale. Si tratta di un pacchetto di interventi che riguardano la competitività dei centri medio-piccoli con zone poco attrattive per gli investimenti degli operatori in grado di supportare lo sviluppo tecnologico di un’area, dove la pianificazione economica e commerciale viaggiano di pari passo con quella infrastrutturale e l’arrivo della banda ultralarga.