L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha avviato quest’anno il percorso di lavoro di 9 Comunità tematiche, aperte alla partecipazione di tutta la Pubblica Amministrazione locale. Si tratta di nove settori di innovazione e progettazione, dedicati a reti e territori intelligenti, ai servizi centralizzati e cloud, a competenze digitali e banca regionale del dato, a documenti digitali, integrazioni digitali e agenda digitale.
In 4 mesi è stato inoltre realizzato un piano di lavoro composto di 30 azioni – coerenti con il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione – e sarà presentato in occasione del Festival “After – Futuri Digitali” (AFD), che si svolgerà a Modena dal 29 settembre al 1 ottobre 2017.
Per una conoscenza più approfondita di ogni singola Comunità tematica c’è la pagina web gestita da Lepida spa. E proprio Lepida sarà presente alla manifestazione sia in veste di partner, sia con propri contributi per rilanciare il confronto pubblico in Italia sull’importanza strategica della banda ultralarga.
Si parte con la mattinata di venerdì 29 settembre, quando si terrà l’evento dedicato proprio alle Comunità tematiche, coordinato da Sergio Duretti, Direttore Integrazioni Digitali Lepida Spa.
Il pomeriggio del 30 avremo il convegno “BUL is the new black. Dall’infrastruttura al progetto strategico”, a cui prenderà parte il Direttore di Lepida, Gianluca Mazzini, e l’altro appuntamento “Banda Ultra Larga: cosa, come e quando?”, coordinato da Beatrice Nepoti, Direzione Generale Lepida.
In un’intervista rilasciata al team di AFD, il direttore Mazzini ha spiegato che in relazione alla banda ultralarga ci sono due aspetti differenti da considerare: “uno che riguarda i cittadini e l’altro che interessa nello specifico la Pubblica Amministrazione. Per quanto riguarda il primo, quando ogni cittadino sarà finalmente connesso, attraverso la banda ultra larga, e indipendentemente quindi dai punti Wi-fi, tutti avranno una maggiore capacità di socializzazione e relazione, anche quanti risiedono nelle aree montane o in zone che adesso non sono servite da Internet”.
A questo cambiamento, ha precisato Mazzini, “la Pubblica Amministrazione darà sicuramente una mano, perché quando la totalità dei municipi sarà connessa a Internet, ogni cittadino potrà usufruire di tutti i servizi pubblici digitali e online”.
Ma da un punto di vista dei cittadini, significa qualcosa di più, “significa cambiare loro la vita; significa creare un territorio a zero differenze, dove vivere in montagna o in pianura è esattamente la stessa cosa sotto il profilo della “socialità Internet” e delle sue potenzialità, anche al fine di un’organizzazione più intelligente del lavoro”.