Lo scorso 31 maggio sono scaduti i termini di presentazione delle domande del bando dell’operazione 8.3.01 “Prevenzione delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici”.
Il bando ha permesso di aprire un confronto tra l’ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale, soggetto portatore di interessi nella difesa del territorio dagli incendi, e Lepida, mediatore tecnologico per gli enti soci sul tema del rilevamento per mezzo di sistemi termici a distanza.
Se i passi compiuti fino ad oggi da Lepida sono serviti per acquisire la sensibilità sul tema tecnologico, il dialogo aperto e il lavoro svolto insieme, hanno consentito di focalizzare e presentare un progetto votato alla sperimentazione, per approfondire – su una scala più ampia di quanto fatto finora – i molti altri aspetti che determinano l’efficacia funzionale di queste soluzioni.
Aspetti in primo luogo territoriali. Dove localizzare le termocamere: se energia elettrica e banda Internet sono disponibili in genere congiuntamente, la visibilità del territorio circostante è un requisito che è in conflitto con le prime due (chi porta la corrente elettrica in cima ad un bosco?).
Poi aspetti infrastrutturali e operativi. Determinare l’organizzazione della raccolta delle immagini e della loro osservazione, non trascurando gli aspetti procedurali.
Il progetto sviluppato con l’ente Parchi è quindi stato elaborato con la prospettiva e la potenzialità di essere il primo tassello per procedere verso l’implementazione di un possibile modello su scala regionale, in cui la tecnologia viene usata consciamente per la difesa del territorio, consolidandola, gradualmente, senza strappi, in un contesto strutturato di procedure e strumenti di risposta.