La legge europea sui semiconduttori
La Commissione europea ha illustrato oggi la nuova legge dell’Unione sui semiconduttori (European Chips Act), con l’obiettivo di affrontare il problema della carenza di approvvigionamenti e di proporre delle soluzioni che vadano nella direzione di una maggiore resilienza delle supply chain e di una ricerca di autonomia crescente dai fornitori esteri.
Semiconduttori e microchip sono elementi chiave per la transizione digitale e per quella ecologica, è quindi fondamentale che l’Unione europea (Ue) si adoperi rapidamente per sviluppare una strategia comune a tutti i Paesi partner per uscire da questa ennesima emergenza.
“La legge europea sui semiconduttori rappresenterà una svolta per la competitività mondiale del mercato unico europeo. A breve termine aumenterà la nostra resilienza alle crisi future, consentendoci di anticipare ed evitare le perturbazioni della catena di approvvigionamento, e a medio termine contribuirà a rendere l’Europa leader industriale in questo settore strategico”, ha dichiarato la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
“La sicurezza dell’approvvigionamento non dovrebbe dipendere da un solo paese o da un’unica impresa. Dobbiamo fare di più insieme – nel campo della ricerca, dell’innovazione, della progettazione e degli impianti di produzione – per garantire che l’Europa sia un attore chiave più forte nella catena del valore globale. Ciò andrà anche a vantaggio dei nostri partner internazionali”, ha spiegato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale.
“Con la legge europea sui semiconduttori rafforzeremo la nostra eccellenza nella ricerca e la aiuteremo a passare dal laboratorio alla fabbrica. Stiamo mobilitando ingenti finanziamenti pubblici che stanno già attraendo considerevoli investimenti privati e stiamo realizzando le condizioni necessarie per salvaguardare l’intera catena di approvvigionamento ed evitare futuri shock alla nostra economia, come quello a cui stiamo assistendo a causa dell’attuale carenza di chip”, ha commentato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno.
Risorse e strumenti
Grazie a questa azione legislativa, Bruxelles ha potuto annunciare risorse complessive, pubbliche e private, per circa 43 miliardi di euro (qualcosa in meno di quanto si leggeva ieri nella bozza in circolazione), stabilire misure per prepararsi a eventuali future perturbazioni delle catene di approvvigionamento e potenziare la capacità collettiva di risposta, in collaborazione con gli Stati membri e i partner internazionali.
Essa inoltre consentirà all’UE di conseguire l’obiettivo primario di raddoppiare la sua attuale quota di mercato, portandola al 20% nel 2030.
Saranno disposti investimenti pari a 11 miliardi di euro “per rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione esistenti, garantire la diffusione di strumenti semiconduttori avanzati, creare linee pilota per la realizzazione di prototipi, la sperimentazione e il test di nuovi dispositivi per applicazioni della vita reale innovative, formare il personale e sviluppare una comprensione approfondita dell’ecosistema e della catena del valore dei semiconduttori”, si legge nel comunicato ufficiale.
Predisposto un nuovo quadro regolatorio per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento mediante l’attrazione di investimenti e il rafforzamento della capacità di produzione, due fattori indispensabili per promuovere l’innovazione nel campo dei chip con nodi avanzati, innovativi ed efficienti sotto il profilo energetico.
Un ulteriore meccanismo monitorerà la catena del valore dei semiconduttori, raccogliendo informazioni chiave dalle imprese per individuare le strozzature e le debolezze principali, effettuerà una valutazione comune della crisi e coordinerà le azioni da intraprendere.
Prossimi passi tra Parlamento UE e singoli Stati membri
Le propose europee contenute nella legge dovranno ora essere discusse dal Parlamento europeo e dagli Stati membri.
“L’European Chips Act adottato dalla Commissione rappresenta un pilastro dell’autonomia europea e un’occasione imperdibile per l’Italia in termini di lavoro e competitività“, ha commentato il sottosegretario agli Affari Ue, Enzo Amendola, secondo quanto riportato da Radiocor del Sole 24 Ore.
“Sarà possibile realizzare impianti di produzione europei di semiconduttori grazie a investimenti pubblici e privati, ma lo European Chips Act ridefinirà anche gli equilibri del mercato globale e permetterà anche all’Unione europea di diventare leader industriale nel settore. Se riusciremo a quadruplicare i nostri sforzi entro il 2030 – ha precisato Amendola – l’Europa eviterà interruzioni nella catena di approvvigionamento e aumenterà la resilienza alle crisi future“.