Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera alla Legge di Stabilità, prevedendo una manovra da 36 miliardi di euro per il 2015 con una spending review di 15 miliardi.
“La differenza tra la finanziaria 2014 e quella 2015 è che ci sono 18 miliardi di tasse in meno. Tutto qui. #italiariparte”, ha scritto su Twitter il premier Matteo Renzi, commentando l’approvazione della legge.
La differenza tra la finanziaria 2014 e quella 2015 è che ci sono 18 miliardi di tasse in meno. Tutto qui. #italiariparte
— Matteo Renzi (@matteorenzi) October 15, 2014
Stamattina il premier commentava sempre sul social network: “Abbassare le tasse, come tagliare gli sprechi, non è di destra né di sinistra: in Italia è semplicemente giusto #lavoltabuona”.
I nuovi provvedimenti introducono intanto meno tasse per 18 miliardi mentre diventa definitiva la misura degli 80 euro.
Le aziende che devono procedere con nuove assunzioni non dovranno versare contributi per i contratti a tempo indeterminato.
Previsti anche investimenti nei settori chiave del Paese: scuola (0,5 miliardi), lavoro (5 miliardi), giustizia (0,25 miliardi). Si riduce inoltre del 70% il patto di stabilità per i Comuni (1 miliardo) e si prevedono maggior risorse per ricerca e innovazione (0,3 miliardi di euro).
Si prevedono entrate da recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines e ancora, 0,6 miliardi dalla messa all’asta delle frequenze della Banda L.
Libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.