Approvati ieri in tarda serata, dal Consiglio dei Ministri, due decreti legge, il primo introduce disposizioni urgenti in materia fiscale, il secondo è la legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020, con il bilancio pluriennale per il triennio 2020 – 2022.
Su proposta del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, i due provvedimenti vanno a comporre la manovra finanziaria del Governo per il prossimo anno, con allocazione triennale delle risorse.
Sfogliando il testo del documento programmatico di bilancio 2020, pubblicato stamattina dal Sole 24 Ore, al capitolo “imprese e innovazione”, è riportato che il Governo stanzia le risorse necessarie a proseguire gli incentivi del programma “Industria 4.0”, per sostenere gli investimenti privati e favorire il rinnovo dei sistemi produttivi. Tra questi, il Fondo centrale per le piccole e medie imprese (Pmi), il super e iperammortamento per l’acquisto di beni tecnologici, software ed economia circolare, il rifinanziamento della legge “Nuova Sabatini” e il credito di imposta per la “formazione 4.0”.
Tra le misure per stabilizzare le agevolazioni fiscali per Industria 4.0, troviamo:
- Estensione al triennio dell’iperammortamento, con una supervalutazione del 170% degli investimenti in beni nuovi, strumentali, materiali e ad alto contenuto tecnologico, atti a favorire i processi di trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0 e in maniera sostenibile ed ecocompatibile;
- Estensione al triennio del superammortamento, con una supervalutazione del 130% degli investimenti in beni strumentali nuovi. Per chi beneficia dell’iperammortamento c’è la possibilità di fruire anche di una supervalutazione del 140% per gli investimenti in beni strumentali immateriali, tra cui software e sistemi IT.
Altri obiettivi della manovra sono: stabilizzare gli incentivi per Industria 4.0 e aumentare la competitività delle imprese in situazioni di svantaggio.
Di seguito le misure per raggiungere questi traguardi:
- Rifinanziamento del Fondo centrale per le PMI per il prossimo triennio, per sostenere l’accesso al credito delle PMI, incluse le startup innovative e le imprese che acquistano beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali (secondo la “Nuova Sabatini”);
- Proroga del credito di imposta per spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione 4.0;
- Rifinanziamento delle agevolazioni per la “Nuova Sabatini“;
- Proroga al 2020 del credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione;
- Proroga al 2020 del credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone terremotate centro Italia.
Gran parte degli acquisti per cui valgono le agevolazioni e gli incentivi elencati nelle misure sono da intendersi per beni strumentali, tra qui quelli tecnologici, dai software agli hardware, per l’internet delle cose e per l’efficienza energetica, per la formazione avanzata (digital skills) e per la sicurezza, per la sostenibilità ambientale e i sistemi per l’automazione, dalla robotica e intelligenza artificiale alle infrastrutture di rete e il monitoraggio ambientale.