Le tlc vogliono innovare e investono nell’AI
Nel cuore dell’attuale trasformazione digitale, l’intelligenza artificiale (AI) si impone come leva strategica per la modernizzazione delle reti mobili. Secondo un nuovo studio di Juniper Research, gli operatori di rete investiranno complessivamente 22 miliardi di dollari in IA entro il 2029, in forte crescita rispetto ai 13 miliardi stimati per il 2025.
Un incremento del 62% destinato a rivoluzionare i processi interni con l’obiettivo di raggiungere le cosiddette “zero-touch operations”. Uno scenario in cui il settore delle telecomunicazioni si impone sempre più come abilitatore delle rivoluzioni tecnologiche in corso.
Verso le “zero-touch operations” e il paradigma dell’automazione totale
La nozione di zero-touch operations implica la completa automazione della gestione delle reti mobili, con intervento umano minimo o nullo.
È una svolta radicale: non si tratta solo di efficienza operativa, ma di ridefinire l’intero modello di gestione delle infrastrutture di telecomunicazione.
Questa visione trova un supporto tecnologico concreto nelle soluzioni AI di nuova generazione, capaci non solo di supportare l’attività decisionale, ma anche di agire in autonomia.
Agentic AI, la frontiera emergente nelle reti RAN
Tra le tecnologie più promettenti individuate dallo studio, spicca l’agentic AI: sistemi intelligenti che prendono decisioni ed eseguono azioni in modo autonomo, basandosi su parametri predefiniti e sofisticate capacità di problem solving.
La Radio Access Network (RAN) – ovvero la porzione della rete che connette gli utenti alle stazioni radio base – sarà il terreno più fertile per l’implementazione di questa tecnologia.
L’ottimizzazione in tempo reale delle RAN attraverso l’AI consentirà una drastica riduzione della latenza decisionale, migliorando l’esperienza utente e rendendo le operazioni più dinamiche ed efficienti.
Juniper Research invita tuttavia a un uso responsabile dell’intelligenza agentica: modelli leggeri, con un numero contenuto di parametri, rappresentano la soluzione migliore per mantenere prestazioni elevate senza sovraccaricare l’infrastruttura.
Efficienza energetica e ritorno sugli investimenti
L’investimento in AI non è solo una spesa strategica: è anche una leva di sostenibilità economica e ambientale. L’introduzione di soluzioni agentiche nella RAN potrà ridurre significativamente il consumo energetico delle reti, uno dei principali costi operativi per gli operatori mobili.
Alex Webb, autore della ricerca, sottolinea come questa ottimizzazione energetica sarà cruciale per generare ritorni economici tangibili, rendendo sostenibili gli ingenti investimenti previsti.
AI come infrastruttura dell’innovazione
Il settore delle telecomunicazioni si trova di fronte a un bivio strategico: restare ancorato a logiche operative tradizionali o abbracciare pienamente la trasformazione digitale attraverso l’intelligenza artificiale.
L’emergere dell’agentic AI e delle zero-touch operations indica chiaramente la direzione intrapresa dai principali operatori globali. Un percorso che non riguarda solo l’efficienza interna, ma anche la capacità di offrire servizi sempre più reattivi, intelligenti e personalizzati, aprendo le porte a nuovi modelli di business e a una competizione basata sull’innovazione spinta.
Benvenuti a Telecommunications of the Future by 5GItaly
Di questo e di altro si parlerà ampiamente alla prossima edizione del convegno promosso dal CNIT Telecommunications of the Future by 5GItaly, che si terrà il prossimo 9 aprile a Roma.