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Le telecamere AI della California inefficaci contro il Palisades Fire

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Le telecamere basate su AI, introdotte in California per individuare precocemente gli incendi, si sono dimostrate inefficaci di fronte alle condizioni estreme del Palisades Fire, alimentato dai venti di Santa Ana che hanno raggiunto velocità superiori ai 160 km/h.

Le telecamere basate su AI, introdotte in California per individuare precocemente gli incendi, si sono dimostrate inefficaci di fronte alle condizioni estreme del Palisades Fire, alimentato dai venti di Santa Ana che hanno raggiunto velocità superiori ai 160 km/h.

Il sistema di rilevamento, denominato ALERTCalifornia, è stato sviluppato dall’Università della California, San Diego, e utilizza una rete di oltre 1.100 telecamere per analizzare i video in tempo reale e segnalare potenziali incendi. Nonostante il successo in alcune occasioni, come la rapida soppressione di un incendio nel dicembre 2024 nella contea di Orange, il sistema non è riuscito a contenere l’espansione del Palisades Fire.

Questo incendio, descritto come il più distruttivo nella storia della contea di Los Angeles, ha bruciato oltre 20.000 acri, distruggendo più di 9.000 strutture e causando l’evacuazione di 150.000 persone. Gli esperti hanno sottolineato che, sebbene l’AI sia utile per la rilevazione anticipata, non può contrastare fattori naturali come i venti estremamente forti e le condizioni di siccità.

Il Palisades Fire evidenzia i limiti della tecnologia quando affronta scenari di incendi incontrollabili, amplificati dal passaggio da combustibili naturali a materiali presenti nelle abitazioni. La lotta contro gli incendi in California è un impegno da miliardi di dollari annui, e numerose startup stanno sviluppando soluzioni tecnologiche per migliorare la prevenzione.

Tuttavia, come osservato dagli esperti, l’AI è solo uno degli strumenti necessari in un approccio più ampio e integrato per mitigare questi disastri.

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Mark Zuckerberg annuncia: AI sostituirà gli sviluppatori software di livello intermedio

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha dichiarato che il lavoro degli sviluppatori software di livello intermedio sarà presto automatizzato grazie all’uso dell’AI. Entro il 2025, Meta prevede di implementare AI capaci di scrivere codice a livello professionale, inizialmente con un investimento elevato, ma con potenziali risparmi futuri significativi.

Attualmente, gli sviluppatori di livello intermedio presso Meta guadagnano stipendi annuali che si aggirano su sei cifre, ma questa trasformazione potrebbe rendere il coding una competenza completamente automatizzata, ridefinendo la domanda sul mercato del lavoro tecnologico.

Durante un’intervista al “Joe Rogan Experience,” Zuckerberg ha evidenziato che Meta e altre aziende tecnologiche leader stanno collaborando per sviluppare queste soluzioni avanzate. Inoltre, Meta introdurrà cambiamenti strategici, tra cui la sostituzione dei fact-checker di terze parti con “community notes,” sul modello della piattaforma X di Elon Musk.

Questa decisione ha suscitato critiche da parte di gruppi di fact-checking, che temono un peggioramento nell’affidabilità dell’informazione sulla piattaforma. La compagnia ha inoltre annunciato il ridimensionamento delle iniziative legate alla diversità, equità e inclusione (DEI), sciogliendo il team dedicato.

Questi sviluppi rappresentano una svolta significativa nella strategia aziendale di Meta, puntando su efficienza e automazione, ma sollevano preoccupazioni etiche e sociali in merito alle implicazioni per il mercato del lavoro e la qualità dell’informazione.

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OpenAI suggerisce una visione strategica di sviluppo dell’AI al nuovo governo degli USA

L’“Economic Blueprint” di OpenAI propone un piano per garantire la leadership degli Stati Uniti nell’intelligenza artificiale (IA), sfruttando il suo potenziale per una crescita economica inclusiva e sostenibile. Il documento sottolinea l’importanza di agire ora per massimizzare le opportunità offerte dall’IA, che spaziano dalla creazione di infrastrutture come data center e fabbriche di chip, alla generazione di nuovi posti di lavoro, contribuendo a una reindustrializzazione del paese. OpenAI propone politiche che distribuiscano equamente i benefici dell’IA, promuovendo imprenditorialità, innovazione e libertà individuali.

Il piano riconosce la competizione globale per dominare il settore dell’IA, con particolare attenzione ai settori chiave come chip, dati, energia e talento. Gli Stati Uniti devono attrarre investimenti significativi, stimati in 175 miliardi di dollari a livello globale, evitando che fluiscano verso paesi come la Cina, rafforzando il suo ruolo di leader globale. Per questo, il Blueprint sostiene l’adozione di regole chiare e prevedibili che proteggano il pubblico, promuovano la concorrenza e incentivino l’innovazione.

OpenAI evidenzia l’urgenza di sviluppare un’IA democratica basata sui valori fondamentali americani, come il mercato libero e la governance responsabile, per garantire opportunità a tutti. La visione proposta prevede un futuro in cui l’IA diventi un motore di prosperità, migliorando la qualità della vita e consolidando il ruolo degli Stati Uniti come guida nell’innovazione tecnologica.

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