Key4biz. Prima di tutto, parliamo un po’ di te e di quello che fai
Nicola Macchitella. Sono nato e cresciuto a Roma ed ora vivo negli Stati Uniti, tra New York e San Francisco. Sono un Product Media Producer e in questo momento sto lavorando con Verizon Media: in sostanza lavoro a cavallo tra il mondo del tech e quello dell’entertainment.
Key4biz. Tra il Tech e l’Entertainment?
Nicola Macchitella. Sì. I film di oggi sono fatti sempre di più da linee di codice e sempre di meno da minuti di pellicola e c’è un’intera industria che sta crescendo per occuparsi di questa trasformazione. Presto sarà impossibile distinguere un film programmato a computer da uno non…già oggi comincia ad essere complesso quando vediamo esempi come Gemini Man.
Key4biz. Gemini Man, l’ultimo film di Ang Lee e Will Smith?
Nicola Macchitella. Esatto. Il personaggio di Junior è effettivamente una ricostruzione completamente digitale di Will Smith da giovane, nessun lavoro di make-up, nessuna controfigura…niente, solo ed esclusivamente linee di codice. Ed anche se oggi una cosa del genere costa circa 20 milioni di dollari (più di quanto sia costato il vero W. Smith) i costi si vanno abbassando di giorno in giorno e ben presto saranno alla portata di “tutti”. In un domani molto più vicino di quanto non pensiamo ci ritroveremo a guardare film (non cartoni) interamente animati a computer.
Key4biz. Stiamo dicendo che l’Ang Lee di domani sarà un programmatore?
Nicola Macchitella. Non proprio, l’Ang Lee di domani continuerà ad essere lo stesso Ang Lee che ci immaginiamo oggi. Quello che cambierà sarà piuttosto il processo con cui i suoi film saranno prodotti. Oggi fare un film significa per la maggior parte mettere (fisicamente) in scena una storia, domani probabilmente significherà molto di più programmare digitalmente una storia; il ruolo del regista sarà lo stesso così come lo sarà quello dell’attore, del produttore, dello sceneggiatore e via dicendo. Cambieranno gli strumenti di questi mestieri.
Key4biz. Per esempio?
Nicola Macchitella. Prendiamo gli attori: le “star” del domani saranno probabilmente avatar creati a computer piuttosto che persone reali; ne abbiamo già alcuni esempi adesso come @lilmiquela, una modella con 1.9Ml di followers su Instagram completamente costruita artificialmente con video ed immagini pubblicate ogni giorno.
La figura dell’attore come la pensiamo oggi probabilmente scomparirà; Ma anche in un mondo del genere, ogni “personaggio digitale” avrà bisogno (almeno all’inizio) di qualcuno che gli dia carattere, che ne descriva i movimenti e l’anima, che gli dia voce…e questo qualcuno sarà di fatti un attore in carne ed ossa. Per certi aspetti l’attore di domani sarà una versione più pura dell’attore di oggi, libera dai vincoli della persona e del corpo e legata solo ed esclusivamente al personaggio. È affascinante no?
Key4biz. E che forma avranno i film di domani quindi?
Nicola Macchitella. Molteplici direi. C’è chi pensa a formati più interattivi come Black Mirror:Bandersnatch, chi punta a contenuti più avvolgenti come la realtà virtuale, chi considera addirittura l’idea di aggiungere nuovi sensi come l’olfatto. Quel che è certo è che saranno “creati” a computer e probabilmente senza un computer non potranno essere consumati. L’idea di un intrattenimento “passivo” come quello di oggi andrà scomparendo; l’entertainment del domani si baserà su formati più interattivi ed avvolgenti…che si tratti di scegliere la direzione della storia o di navigare in prima persona in un mondo virtuale ci sarà richiesto un certo livello di interazione, di input per “vedere un film”.
Key4biz. E come si produrranno questo tipo di contenuti?
Nicola Macchitella. Allo stesso modo di quelli di oggi, eccetto che si produrranno dentro a un computer invece che nel mondo reale. Ambienti, locations, oggetti, scene… ogni cosa sarà programmata e animata digitalmente…la figura del produttore sarà molto più simile a quello che oggi viene chiamato Product Manager probabilmente perché il suo ruolo sarà quello di guidare l’integrazione l’informatica nel dialogo “artistico”, collegare sceneggiatori, registi, designers con programmatori di vario genere.
Key4biz. Ma qual è il vantaggio di produrre a computer?
Nicola
Macchitella. Adesso nessuno perché i
costi sono troppo alti. Ora come ora programmare un divano in modo realistico
costa molto di più che comprarlo. Ma non appena i costi si abbasseranno i
vantaggi saranno incredibili e sotto molteplici punti di vista. Una volta che
qualcosa viene creato in modo digitale i costi di riproduzione si annullano. Lo
stesso divano potrà essere usato
ancora e ancora in tanti e quanti film vorremo senza alcun costo. E questo varrà
tanto per oggetti fisici quanto per intere locations, ambienti, effetti
metereologici et cetera. Anche se il vero “Game Changer” sarà nel
talent; Oggi una casa di produzione deve pagare un attore per ogni minuto di
girato, un domani dovrà pagare i costi iniziali per sviluppare la figura
digitalmente e poi usarla come e quanto vorrà. È un grosso risparmio se si
pensa ai cachet di Hollywood.
Key4biz. Come sei finito in questo mondo?
Nicola Macchitella. Io ho sempre avuto la passione per il cinema, sin da piccolo.
Il mio primo lavoro è stato quello di attore a soli 5 anni. Poi crescendo ho
cominciato a lavorare anche in produzione, serie TV, Documentari, Film. Mi sono
dato da fare. Lavorando e studiando (ho fatto matematica e informatica) ho
cominciato ad interessarmi sempre di più alle nuove tecnologie del settore, il
digitale, lo streaming, Netflix, i nuovi formati ecc… 6 anni più tardi,
qualche film in più e molti capelli in meno, mi sono ritrovato a metà tra
questi due mondi. Continuo a lavorare in produzione ma il progetto più
importante adesso è con Verizon; stiamo per lanciare un nuovo formato di
storytelling digitale e io mi occupo della produzione, tanto dal punto di vista
tecnologico che contenutistico di questi prodotti. È una sfida affascinante
perché si tratta di cambiare un formato che esiste da tanti tanti anni.
Key4biz. Che consiglio daresti a chi volesse entrare in
questo settore?
Nicola
Macchitella. D’innamorarsi dei
problemi del cinema e non delle sue soluzioni. Gli strumenti, le conoscenze, i personaggi e forse anche
processi di questa industria sono destinati a cambiare radicalmente da qui al
prossimo futuro. L’integrazione tra Hollywood e la Silicon Valley sta
rivoluzionando e continuerà a rivoluzionare questo settore. Quello che non
cambierà però saranno i problemi da cui nasce il cinema che sono quelli di
voler raccontare una storia. Fin tanto che ci si appassiona a questo tutto il
resto viene da sé.
Key4biz. Perché sei negli USA?
Nicola Macchitella. Principalmente per curiosità. Credo che per la mia generazione seguire i propri interessi significhi quasi sempre andare fuori, almeno per un periodo…e non è una questione legata all’Italia ma piuttosto al mondo in cui siamo cresciuti. Le nostre identità sono sempre meno legate ai vincoli della geografia…andare all’estero a volte è un modo per coltivare le proprie radici, per quanto mi rendo conto che questo possa sembrare contro intuitivo. E poi ovviamente per l’aspetto lavorativo, certe opportunità mi sono capitate fuori dall’Italia e cosi le ho seguite.