Una delle maggiori sfide del settore edilizio è quella del risparmio energetico. La costruzione di edifici dotati di impianti che riescano a minimizzare l’impatto ambientale e i consumi è ormai una priorità e anche per questo il comparto delle costruzioni richiede grandi investimenti in termini di risorse e competenze.
Edilizia circolare: scenario e prospettive a livello europeo
Su questo tema c’è una forte attenzione anche a livello europeo, soprattutto in relazione alla strategia del Green Deal. Secondo le stime della Commissione europea il 40% del consumo energetico in Europa è generato dagli edifici, che sono anche la fonte del 36% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra legate al consumo di energia.
Alla fine dello scorso anno, nella prospettiva del conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, il Parlamento europeo ha presentato una proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia fra le misure del pacchetto “Pronti per il 55 %” (Fit for 55), che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni nette di gas ad effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Nella stessa proposta si specifica che dal 2030 gli edifici nuovi dovranno essere edifici a emissioni zero, ossia edifici ad altissima prestazione energetica, in cui la quantità molto bassa di energia deriva interamente da fonti rinnovabili a livello di edificio, di quartiere o di comunità. Un tempo che viene fissato al 2027 nel caso di edifici degli enti pubblici.
Tecnologie e competenze chiave per l’efficientamento energetico
I tempi indicati dall’UE spingono a consolidare l’impegno nella ricerca di soluzioni e competenze imprescindibili per accelerare il processo verso la transizione verde, che si giova della digitalizzazione e di tecnologie abilitanti, veri e propri driver per favorire un modello di edilizia circolare. Fra le misure intraprese a livello nazionale quella più significativa è il Superbonus, pensato per incentivare interventi agevolati come l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Ma il Superbonus rappresenta anche un’opportunità per sostenere la trasformazione digitale e l’impiego sempre più diffuso di tecnologie chiave per lo sviluppo di un settore strategico per il sistema-Paese, soprattutto alla luce del PNRR.
Diverse sono le soluzioni tecnologiche che permettono di ottimizzare la gestione degli edifici e, quindi, i consumi energetici: gli impianti fotovoltaici, i dispositivi di accumulo dell’energia, le pompe di calore, le caldaie a condensazione, gli impianti solari termici. Altre soluzioni importanti in campo edilizio sono rappresentante anche dalle Automation Technologies, ossia la sensoristica connessa agli impianti e per la raccolta dati, e da tecnologie abilitanti come Big Data, Blockchain e IoT, che stanno rivoluzionando il comparto delle costruzioni, senza dimenticare il modello Proptech nel settore del Real Estate.
L’impiego di queste tecnologie, nonché di materiali rinnovabili e nuove tecniche di costruzione, impone un cambio di paradigma che coinvolge tutta la filiera e che è possibile attraverso una formazione volta a plasmare profili fortemente orientati ai temi ambientali. Per le imprese il processo verso la transizione verde non rappresenta, dunque, soltanto uno sforzo a livello di investimenti ma anche una sfida in termini di competenze chiave per contribuire alla costruzione di un futuro più sostenibile.