L’America guarda a mezzi trasporti più veloci e in grado di sfruttare cielo e terra
Entro pochi anni gli assessori ai trasporti di molte città italiane dovranno fare i conti con diverse soluzioni di trasporto, tra cui i veicoli a decollo e atterraggio verticale o eVTOL e i nuovi sistemi di trasporto per persone e merci con le reti hyperloop.
E così sarà nel resto del mondo, con le amministrazioni locali che dovranno giocare un ruolo di primo piano in termini di autorizzazioni, regolamentazione e anche progettazione della mobilità aerea urbana e i nuovi mezzi di trasporto superveloci, con relative infrastrutture.
I vertiporti di Orlando
In America, nella Città di Orlando nello Stato della Florida, lo scorso settembre, l’amministrazione cittadina, l’agenzia spaziale americana NASA e la società VHB, hanno sviluppato un piano per la mobilità aerea urbana avanzata.
L’obiettivo è l’avvio dei primi voli nel 2024.
L’idea di base è che in città, nei prossimi decenni, si potranno vedere ed utilizzare auto volanti, soprattutto taxi, che potranno muoversi attraverso la città grazie ai vertiporti, o stazioni dove le vetture potranno atterrare e decollare in modalità verticale (eVTOL), per trasportare passeggeri e merci.
In questa prospettiva, la californiana Joby Aviation ha affermato di aver completato più di 1.000 voli di prova di un veicolo eVTOL, fino ad un massimo di 154 miglia in una singola uscita.
Dorni e hyperloop per Miami
Miami ha lavorato invece ad un piano di sviluppo dei trasporti da qui al 2045, in cui troviamo non solo droni per merci, ma anche veicoli connessi in rete e a guida autonoma, treni maglev superveloci, hyperloop e sistemi intermodali di spostamento nell’area metropolitana.
I treni maglev, che viaggiano senza toccare le rotaie per mezzo della levitazione magnetica, sono tra i più veloci al mondo e possono toccare punte massime superiori ai 600 km/h.
Un esempio di treno del futuro è quello che si sta testando nella città di Chengdu, nella provincia sud-occidentale di Sichuan, in Cina.
Gli hyperloop sono sistemi di trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri all’interno di tubi a bassa pressione, in cui degli abitacoli sono spinti in avanti da motori ad induzione e da compressori d’aria, con la possibilità di raggiungere anche i 1000 km/h di velocità.
Sempre a Miami è stato costruito il Paramount Miami World Center, che i progettisti hanno chiamato “America’s City-within-the-City of the Future”, che è dotato di vertiporti e altre strutture per la mobilità aerea, come gli sky ports.
Altre visioni della mobilità futura
Stessa cosa ha fatto lo Stato del Texas, con il piano trasporti per il 2050, e la città di Pittsburgh, nello Stato della Pennsylvania, che invece si è dotata di una visione della mobilità a lungo termine, fino al 2070, con il PGH 2070 Mobility Vision Plan.
La città di Los Angeles ha annunciato nel 2020 il suo programma di Urban Air Mobility Partnership, per sviluppare la cultura della mobilità aerea urbana e coinvolgere i residenti e i responsabili politici nella scelta della tecnologia migliore.
Nello Stato del Texas, la città di Houston è stato un hub per i numerosi test dei taxi volanti di Uber.
Lo Stato del Colorado, nel 2019, ha concluso una partnership con Virgin Hyperloop One per un treno che potesse viaggiare a 600 miglia all’ora lungo un percorso di 360 miglia.
Un mercato in rapida crescita
Un rapporto di quest’anno, realizzato da Deloitte e dell’Aerospace Industries Association (AIA), ha stimato che la mobilità aerea urbana potrebbe valere 115 miliardi di dollari entro il 2035.
In Italia ad inizio mese è stato presentato a Roma il taxi aereo VoloCity, frutto di una partnership tra Aeroporti di Roma, Atlantia e Volocopter. Dovrebbe entrare in servizio entro il 2024.