Il mondo del lavoro italiano vive profondamente tutte le sue più note contraddizioni e vulnerabilità, ma allo stesso tempo manda segnali di ripresa quest’anno, comunque positivi per il futuro prossimo. Entro la fine del 2018, le stime sull’occupazione in italia si attestano su un +2% su base annua e un +3% su base trimestrale, il secondo miglior dato dal 2011.
È quanto riportato nello studio “ManpowerGroup Employment Outlook Survey” (o Meos), presentato ieri da ManpowerGroup. Nel quarto trimestre 2018 i ricercatori si attendono quindi un aumento di posti di lavoro nel nostro Paese: “un’indicazione dell’aumento di fiducia da parte dei datori di lavoro in merito alle intenzioni di assunzione”.
Un dato, questo del +2% di occupati, che non è purtroppo omogeneo: “I datori di lavoro del Nord Est riferiscono segnali incoraggianti per chi cerca lavoro con una previsione netta sull’occupazione del + 6% – si legge nel documento – mentre previsioni del + 4% e + del 1% sono riportate rispettivamente nel Nord Ovest e nel Centro Italia. Tuttavia, i datori di lavoro del Sud e delle Isole riportano previsioni di assunzioni pari a un -4%”.
Le migliori opportunità lavorative, stima il Meos, sono attese nel settore manifatturiero (+7%), nel comparto energetico “elettricità, gas e acqua” (+5%), in quello finanziario, assicurativo e immobiliare (+5%), ma anche nei settori trasporti e comunicazioni (+4%).
I profili professionali più richiesti sono quelli inerenti all’ICT, come gli sviluppatori Java, gli specialisti della sicurezza, i programmatori PLC, il progettista meccatronico e gli ingegneri. Tra i profili emergenti, invece, spicca l’esperto di cybersecurity, lo specialista delle piattaforme cloud e l’esperto in intelligenza artificiale.