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L’asta 5G sfiora 3 miliardi nel secondo giorno di rilanci. Prosegue lunedì la battaglia per i 3700 Mhz

Dopo l’assegnazione della banda 700, oggi offerti complessivamente 786 milioni per la banda 3700 Mhz e non è finita. Lunedì nuovo round di rilanci e i 2,9 miliardi di euro raggiunti oggi saranno presumibilmente superati. C’è da dire che i proventi attesi e iscritti nella legge di bilancio dall’asta 5G ammontano a 2,5 miliardi di euro già ampiamente superati.

Prosegue l’asta 5G, che lunedì proseguirà con una nuova giornata di rilanci. Oggi si è chiusa la seconda giornata di miglioramenti competitivi, che ha visto partecipare le società Iliad Italia S.p.A., Fastweb S.p.A., Wind 3 S.p.A., Vodafone S.p.A. e Telecom Italia S.p.A. Lo scrive il Mise in una nota precisando che “l’ammontare totale delle offerte vincenti al momento è pari a 2.989.732.258,00 euro, con un incremento di 508.729.454,00 euro rispetto alle offerte iniziali. Oggi è già stata superata la base d’asta, posta a 2.842.446.883,00 euro, con un incremento del 5,2%”.

“E’ apparsa ancora molto vivace la competizione sulla banda 3700 MHz, che ad oggi ha raggiunto un ammontare complessivo di 786.130.000,00 euro”, chiude la nota.

La tabella dei rilanci, pubblicata sul sito del Mise, evidenzia come per un blocco da 80 Mhz in banda 3700 Mhz oggi Tim abbia fatto un’offerta di 350 milioni di euro, un valore superiore a quello versato per un blocco in banda 700 Mhz. Di fatto, la banda 3700, disponibile da subito, si sta dimostrando addirittura più “preziosa” della banda 700, che peraltro sarà disponibile non prima del 2022 per gli operatori.

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