sicurezza o minaccia?

L’Argentina di Milei come ‘Minority Report’, al via l’Unità AI applicata alla sicurezza per prevedere i crimini

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L’unità voluta dal presidente Milei impiegherà anche il riconoscimento facciale per identificare i ricercati, monitorare i social media e analizzare in tempo reale le riprese delle telecamere di sicurezza per rilevare attività sospette.

L’Argentina attua il regime distopico immaginato dallo scrittore di fantascienza Philip K. Dick in Minority Report e portato al cinema nel 2002 da Steven Spielberg in un film con protagonista Tom Cruise.

Le forze di sicurezza dell’Argentina hanno annunciato piani per utilizzare l’AI al fine di ‘predire i crimini futuri’, suscitando molte preoccupazioni tra gli esperti per i diritti dei cittadini.

Come funzionerà

Il presidente di estrema destra, Javier Milei, ha creato l’Unità di Intelligenza Artificiale Applicata alla Sicurezza, che utilizzerà algoritmi di machine learning per analizzare i dati storici dei crimini e prevedere quelli futuri.

L’unità impiegherà anche il riconoscimento facciale per identificare i ricercati, monitorare i social media e analizzare in tempo reale le riprese delle telecamere di sicurezza per rilevare attività sospette. Sebbene il ministero della sicurezza affermi che la nuova unità aiuterà a ‘individuare potenziali minacce, identificare movimenti di gruppi criminali o anticipare disordini’, le organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazioni.

In Argentina paura per i diritti civili

Milei, noto per le sue posizioni libertarie di estrema destra, ha promesso una risposta dura alla criminalità, imitando il modello carcerario controverso di El Salvador e militarizzando la politica di sicurezza.

Amnesty International ha avvertito che la sorveglianza su larga scala potrebbe violare i diritti umani, riducendo la libertà di espressione e incoraggiando l’autocensura. Il Centro Argentino di Studi sulla Libertà di Espressione e Accesso all’Informazione ha sottolineato che tali tecnologie sono state storicamente utilizzate per profilare accademici, giornalisti, politici e attivisti, minacciando la privacy.

Le misure hanno provocato una forte reazione in un paese con una storia di repressione statale, con circa 30mila persone scomparse forzatamente durante la dittatura del 1976-83. Un rappresentante del ministero della sicurezza ha dichiarato che la nuova unità opererà nel rispetto della legislazione vigente, inclusa la legge sulla protezione delle informazioni personali.

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