L’Antitrust ha avviato due procedimenti istruttori e ha disposto l’oscuramento dei siti web https://farmaciamaschile.it e http://farmacia-generica.it che offrivano in vendita alcuni medicinali, tra cui il Kaletra, senza essere autorizzati alla fornitura al pubblico on line di farmaci.
In particolare il farmaco Kaletra, antivirale per il trattamento delle infezioni da HIV, vendibile su prescrizione medica, veniva reclamizzato come prodotto dalla comprovata efficacia contro il coronavirus e offerto al prezzo di circa 384 € per la confezione piccola ovvero di 659 € per la confezione grande.
La sospensione dell’attività di promozione e commercializzazione sui siti web – realizzata avvalendosi della collaborazione della Guardia di Finanza – è motivata dall’esigenza di interrompere la diffusione di pratiche commerciali estremamente gravi, tali da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità.
L’offerta al pubblico dei medicinali è stata ritenuta prima facie illegale, ingannevole e aggressiva, idonea ad alterare la capacità di valutazione del consumatore, sfruttando al riguardo i professionisti l’attuale allarme sanitario.
Sotto il profilo del periculum in mora, poi, l’Autorità ha ravvisato l’offensività della vendita dei medicinali in quanto capace di indurre i consumatori a rivolgersi per il relativo acquisto a soggetti non autorizzati, sul convincimento di asseriti, ma indimostrati effetti curativi del prodotto Kaletra.
L’Autorità aveva adottato analogo provvedimento in data 17 marzo, disponendo l’oscuramento del sito web http://farmacocoronavirus.it con contestuale sospensione dell’attività di promozione e commercializzazione del medesimo farmaco “Kaletra”.
I due provvedimenti adottati dall’Autorità il 27 marzo 2020, mostrano come il farmaco “Kaletra”, nonostante l’intervento del 17 marzo 2020, continui a essere illegittimamente promosso e venduto mediante internet attraverso i servizi offerti dai motori di ricerca, inserendo le parole “Kaletra”, “farmaco”, “coronavirus”, “Covid-19”.
Per questa ragione l’Autorità ha ritenuto di invitare i principali motori di ricerca ad adoperarsi nella veste di Internet Service Provider per l’adozione di tutte le misure ritenute necessarie rispetto a siti internet che promuovano e/o commercializzino il farmaco “Kaletra”.
L’Autorità, in considerazione del particolare momento, continua a monitorare il mercato concentrando la propria attenzione su operatori attivi nell’e-commerce che adottano comportamenti scorretti e ingannevoli.