All’insegna dell’arte, poesia e musica si chiude la V edizione della Land Art al Furlo che si era aperta il 23 agosto.
Un’edizione speciale, che ha visto cinquanta artisti confrontarsi con il tema “Limo” selezionati dalla nuova, appassionata, curatrice, la docente urbinate di Arte Contemporanea: Alice Devecchi. Una Passeggiata d’arte attentamente seguita dai media cartacei, televisivi e online e dai tanti visitatori che hanno anche sfidato il maltempo. (Nessun amministratore marchigiano ha avuto la curiosità di vistare il Parco-Museo, realtà unica regionale, escludendo l’Assessore alla Cultura del Comune di Fermignano: Delfina Betonica).
Domenica 21 settembre, o all’esterno o all’interno della Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo (Fossombrone), alle 15,30 la curatrice Devecchi presenterà l’ultima opera sotto il cielo della collezione 2014 del Parco-Museo: “La Camera distorta” attrazione prospettica di Alessio Privitera.
Subito dopo, al suono del Gong di Luca Esposito, gli studenti dell’ISIA di Urbino: Davide Belotti, Riccardo Cavallaro e Antonio Rizzo illustrano la loro ricerca tenuta lungo il mese della Land Art: “Scorrere” saggio-performance audiovisivo.
E’ la volta di Gessica Di Giacomo (poesia) accompagnata al flauto da Barbara Pusinieri che introducono: Vito Inserra, presidente dell’associazione Libera.mente di Fano che illustra gli scopi di questa associazione, impegnata nella tutela della fragilità psichica.
La “Festa di chiusura” continua con la cantautrice errante eugubina, Claudia Fofi, già vincitrice del Premio Ciampi, che racconterà il suo Furlo e leggerà alcune sue poesie. La parte musicale quest’anno è affidata a Nicola Matteini, sensibile interprete e originale compositore, esperto di musica barocca, studioso dell’arpa celtica, che presenterà i suoi “Tre Studi”, inediti, composti espressamente per questa V edizione.
Segue: “Fiume” poesia dedicata al “Limo”, scritta dalla “contafavole” argentina-pesarese Jacky Espinosa. Il suggello è affidato a Claudia Fofi con “Semina” che si collega idealmente alla “Semina dell’Arte nel Paesaggio” titolo del 2010, l’inizio della Land Art al Furlo, da cui tutto è germogliato. Grazie.