L’ordinanza dell’Alta Corte britannica
Migliaia di url sono state bloccate e con esse l’accesso a piattaforme pirata abbastanza popolari nel Regno Unito, come The Pirate Bay e Sci-Hub, o Fmovies e Team-Xecuter, tramite cui generalmente si riusciva a vedere film e programmi tv illeciti, cioè violando le leggi sul copyright.
A seguito di una petizione proposta da MPA (Motion Picture Association) e Sky UK, che hanno agito a nome di grandi brand dell’audiovisivo, come Netflix e Disney, Warner Bros e Paramount Pictures, per citare alcuni tra i più popolari, l’Alta Corte della Gran Bretagna ha ordinato a sei Internet service provider (Isp) di bloccare due nuovi domini: mixdrop.me e mixdrop.co.
Il primo è un sito di file hosting, un cyberlocker, mentre il secondo è un classico sito per il servizio di streaming pirata.
I cyberlocker sono servizi di condivisione di file di terze parti che vengono utilizzati anche per veicolare contenuti protetti da copyright, rappresentando una grave minaccia per i detentori dei diritti.
È la prima volta nel Regno Unito che un sito di questo tipo subisce azione legale per via di film e programmi tv protetti da copyright.
L’azione di MPA contro la pirateria cyberlocker
“Accogliamo con favore la decisione dell’Alta Corte, che rappresenta una novità per l’industria cinematografica e televisiva britannica e non solo. I siti di cyberlocker e stream-ripping rendono disponibili grandi quantità di film e contenuti televisivi protetti da copyright per lo streaming e/o il download pirata, consentendo grandi profitti per i gruppi criminali online“, ha commentato un portavoce dell’MPA.
In base all’ordinanza dell’Alta Corte, ora BT, EE, Plusnet, Sky, TalkTalk e Virgin Media dovranno aggiungere questi due nomi di dominio alle loro liste di blocco, più eventuali nuovi domini o URL che i siti potrebbero utilizzare in futuro.
Il sostegno di SKY
Sky UK ha dichiarato: “L’ordinanza ha confermato che questa tipologia di siti web agisce di fatto in maniera illecita, ma ha consentito soprattutto il blocco di uno dei fornitori di contenuti audiovisivi piratati più attivo in rete”.
“Una sentenza che fa giustizia a Sky e tutti gli altri produttori di contenuti per cinema e televisione, e che aiuta a tutelare in maniera più forte i diritti d’autore, proteggendo anche i consumatori dai rischi che si nascondono nel consumo di questo tipo di contenuti pirata”, si legge nel commento della media company.
L’impegno di FAPAV per la tutela del diritto d’autore in Italia
“L’importante sentenza ottenuta in UK traccia una strada importante per le attività di tutela dei contenuti audiovisivi”, ha dichiarato a Key4biz Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV, la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.
“I servizi di cyberlocker rappresentano una delle modalità più sfruttate per la diffusione dei file pirata e sono molto utilizzati dagli utenti, con gravi danni per i titolari dei diritti. Anche in Italia l’attenzione è massima sulla questione e recentemente – ha aggiunto Bagnoli Rossi – la Federazione ha ottenuto, grazie all’applicazione del Regolamento AGCOM, il blocco DNS di un cyberlocker utilizzato per la diffusione illecita di contenuti coperti da copyright. Un risultato molto importante che ci auguriamo possa incidere fortemente nelle azioni future contro questo tipo di servizi illeciti”.