La rete elettrica nordamericana affronta sfide critiche di affidabilità, a causa dell’aumento della domanda energetica generata dall’AI e da altre tecnologie emergenti.
Secondo il North American Electric Reliability Corporation (NERC), il consumo di elettricità sta crescendo a un ritmo mai registrato negli ultimi decenni, spinto dalla diffusione di data center, veicoli elettrici e pompe di calore. Tuttavia, la capacità di generazione non riesce a tenere il passo, aggravata dalla chiusura di centrali a carbone e ritardi nell’integrazione di risorse rinnovabili e batterie.
NERC prevede che la domanda di picco estivo crescerà di 132 gigawatt nei prossimi dieci anni, un incremento del 15%, mentre la domanda invernale aumenterà del 18%. Questi aumenti superano le previsioni precedenti, sollevando timori di blackout durante i periodi di massima richiesta.
L’organizzazione sottolinea inoltre che il graduale abbandono dei combustibili fossili, con oltre 115 gigawatt di capacità pianificati per il ritiro entro il prossimo decennio, aggraverà ulteriormente la situazione.
L’Agenzia Internazionale dell’Energia stima che solo i data center potrebbero consumare oltre 1.000 terawattora entro il 2026, il doppio rispetto al 2022. Le aziende tecnologiche stanno cercando soluzioni, puntando su accordi per la generazione nucleare, ma NERC avverte che i ritardi e le sfide strutturali potrebbero lasciare gran parte del sistema elettrico a rischio di insufficienza di risorse.
L’analisi di NERC mette in evidenza l’urgenza di accelerare l’adozione di risorse energetiche rinnovabili e ibride, per mitigare le minacce alla stabilità della rete elettrica.
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Il senatore del Texas Ted Cruz spinge per vietare la pornografia vendicativa generata dall’AI
A pochi giorni dalla conclusione della sessione congressuale, il senatore del Texas Ted Cruz sta accelerando per far approvare una legge bipartisan contro la pornografia vendicativa generata dall’AI.
La proposta, denominata S.4569, mira a criminalizzare la pubblicazione non consensuale di immagini sessuali create attraverso il sovrapposizione del volto di una vittima su un altro corpo, fenomeno noto come deepfake. Il provvedimento impone alle piattaforme web e ai social media di rimuovere tali contenuti entro 48 ore dalla segnalazione della vittima.
La proposta, co-sponsorizzata dalla senatrice democratica Amy Klobuchar, è stata approvata all’unanimità al Senato il 3 dicembre, ma rischia di rimanere in sospeso poiché la Camera ha poco tempo per discutere il provvedimento parallelo, H.R. 8989. Cruz ha presentato la legge in seguito alla segnalazione di una madre la cui figlia, allora minorenne, è stata vittima di un episodio di pornografia deepfake.
Durante una conferenza stampa, la ragazza ha condiviso il trauma vissuto, raccontando come l’immagine abbia circolato per mesi su Snapchat prima di essere rimossa grazie all’intervento dell’ufficio del senatore. Grandi aziende tecnologiche come Google, Microsoft, Meta e TikTok sostengono la legislazione.
La deputata repubblicana Maria Elvira Salazar, co-autrice della versione della Camera insieme alla democratica Madeleine Dean, ha enfatizzato che il provvedimento supera ogni divisione politica, promuovendo il buon senso e la protezione delle vittime.
La legge risponde a una crescente emergenza legata all’uso improprio dell’AI, stabilendo un precedente per la regolamentazione federale del fenomeno.
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