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L’AI generativa cambia il mondo della musica, mercato da 22 miliardi di dollari entro il 2034

L’industria musicale nell’era dell’AI generativa

Il digitale in generale aveva già stravolto il settore 25 anni fa, ora l’intelligenza artificiale generativa (Gen AI) lo sta trasformando in profondità, direttamente alla radice, cioè nel modo in cui la musica viene creata, prodotta e distribuita.

Nel 2024, il mercato globale della Gen AI nella musica ha raggiunto un valore di 419,85 milioni di dollari, crescendo con un tasso annuo composto (CAGR) del 53,34% dal 2019. Le stime proposte da The Business Research Company indicano un’espansione straordinaria fino a 4,3 miliardi di dollari nel 2029 (CAGR del 59,25%), per poi arrivare a 22,57 miliardi di dollari entro il 2034, crescendo al 39,32% annuo tra il 2029 e il 2034.

Questa crescita è trainata da alcuni fattori sociali ed economici, tra cui il forte processo di urbanizzazione in quasi tutti i continenti, dalla diffusione e il massiccio utilizzo dei social media, dalla maggiore penetrazione di internet e diffusione dei servizi di streaming musicale. Tuttavia, l’elevato costo operativo e le preoccupazioni sulla privacy dei dati rappresentano ancora degli ostacoli da superare.

Un mercato frammentato con leader emergenti

L’industria dell’AI generativa nella musica è altamente frammentata: nel 2023, i primi dieci competitor detenevano solo il 24,17% del mercato. Tra questi, Jukedeck era il leader con una quota del 5,57%, seguito da T Suno (2,97%), Aiva Technologies SARL (2,30%), Boomy Corporation (2,15%) e Amper Music Inc. (1,89%). Altri player come Amadeus Code, Beatoven AI, Hydra II (Rightsify), Vochlea Music e Udio AI detenevano ciascuno l’1,86%.

Musica e Gen AI, quali settori guideranno la crescita? Qualche numero

Per tipologia di utilizzo

Per modello software

Per sistema operativo

Per tipologia di utenti finali

Espansione geografica: Nord America domina, ma l’Asia-Pacifico cresce più velocemente

Il Nord America è attualmente il mercato più grande con una quota del 40,59% (170,44 milioni di dollari nel 2024), ma l’Asia-Pacifico e l’Europa Occidentale guideranno la crescita nei prossimi anni con CAGR rispettivamente del 62,18% e 60,72%.

Gli Stati Uniti rappresenteranno la quota maggiore della crescita, guadagnando 1,35 miliardi di dollari entro il 2029.

Quale futuro dell’AI nella musica?

L’intelligenza artificiale generativa non è più solo una sperimentazione, ma un passaggio tangibile che sta già trasformando l’industria musicale. Con un mercato che passerà da 419,85 milioni di dollari nel 2024 a 22,57 miliardi di dollari nel 2034, le opportunità per aziende e artisti sono immense.

Il cloud computing, l’AI e i modelli text-to-music stanno ridisegnando il settore, mentre Nord America e Asia-Pacifico restano i mercati più strategici da tenere d’occhio. L’AI nella musica non è solo un trend, ma un cambiamento strutturale destinato a definire il futuro della creatività musicale.

Creatività e copyright, tra rischi e opportunità

L’introduzione della Gen AI nel mondo della musica (e non solo, dei media in generale) ha creato enormi problemi, in termini culturali e di diritti connessi alla proprietà intellettuale, basti pensare al concetto della creatività e dell’originalità di un’opera, ma certamente ha mostrato anche delle grandi opportunità di cambiamento e di miglioramenti fino ad oggi impensabili, da un punto di vista professionale.

Come si legge in un contributo della Federazione industriale musica italiana (Fimi), da un lato vi sono grandi preoccupazioni riguardo all’integrità artistica, al termine delle opportunità retribuite per i musicisti che lavorano e a molte questioni sul controllo e sul copyright; dall’altro emergono anche le potenzialità che gli strumenti di AI generativa stanno avendo nel settore.

Ci sono infatti aspetti tecnologici che riguardano la creatività e la produzione, ma anche altre aree del settore fortemente dipendenti dalle innovazioni che l’AI sta introducendo.

Il copyright è certamente un punto dolente in questa faccenda, anche se un ulteriore livello di integrazione tra AI e metadati potrebbe migliorare i sistemi di ripartizione dei diritti musicali e di gestione delle royalty, nonché le attività di content protection, rendendo più efficiente il contrasto alle riproduzioni non autorizzate e alle contraffazioni.

Un mercato che cambia con l’AI, chi vince e chi perde

Mentre i ricavi dei fornitori di Gen AI vedranno una crescita significativa nei prossimi cinque anni, i creatori rischiano di perdere una quota importante del loro reddito attuale a causa dell’impatto dell’AI generativa. A riguardo è stato recentemente pubblicato uno studio molto interessante condotto dalla CISAC (CISAC Annual Report 2024), la Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori, la principale rete mondiale degli organismi di gestione collettiva.

Nonostante forniscano il carburante creativo del mercato dei contenuti Gen AI, i creatori di musica e audiovisivi vedranno perdere rispettivamente il 24% e il 21% dei loro ricavi entro il 2028. Ciò equivale a una perdita cumulativa di 22 miliardi di euro nel periodo di 5 anni (10 miliardi di euro nella musica; 12 miliardi di euro nell’audiovisivo).

Lo studio rileva che il mercato dei contenuti musicali e audiovisivi generati dall’intelligenza artificiale aumenterà in modo esponenziale nei prossimi cinque anni, passando dagli attuali circa 3 miliardi di euro a 64 miliardi di euro nel 2028.

Come risultato di questa crescita esponenziale del mercato della musica e dei contenuti audiovisivi, si stima che i ricavi futuri dei fornitori di Gen AI saliranno di 4 miliardi di euro nella musica (in aumento rispetto a 0,1 miliardi di euro nel 2023) e 5 miliardi di euro nell’audiovisivo (in aumento rispetto a 0,2 miliardi di euro) entro il 2028.

Si tratta di ricavi derivanti direttamente dalla riproduzione senza licenza delle opere dei creatori, che rappresentano un trasferimento di valore economico dai proprietari alle aziende di AI.

Nel settore musicale, i mercati dello streaming e delle librerie musicali saranno fortemente influenzati da questa tecnologia. Entro il 2028, si prevede che la musica Gen AI rappresenterà circa il 20% dei ricavi delle piattaforme di streaming musicale tradizionali e circa il 60% dei ricavi delle librerie musicali.

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