L’Agenzia delle Dogane statunitense sta testando la blockchain per capire i potenziali utilizzi della tecnologia in ambito commerciale entro dicembre. Un comitato governativo ad hoc sta discutendo le necessarie modifiche normative per l’introduzione di “tecnologie innovative” per gestire il supply chain management transfrontaliero delle merci.
In concreto, l’Agenzia Usa delle Dogane sta verificando se una piattaforma blockcahin possa rappresentare il sistema più idoneo per controllare e registrare le spedizioni via mare a livello globale, in seguito all’imminente revisione del North American Free Trade Agreement (NAFTA), l’accordo nordamericano di libero scambio fra USA, rivisto da Trump così come il CAFTA (Central America Free Trade Agreement).
I test realizzati negli Usa sono basati su un sistema ibrido che consente la condivisone pubblica dei dati, garantendone la sicurezza. Una prerogativa fondamentale per mantenere eventuali segreti commerciali, che sarà parte integrante della nuova architettura.
Ad ogni modo, l’agenzia Usa si trova ancora in fase preliminare di test con la blockchain.
Lo scorso primo ottobre le autorità statunitensi e canadesi hanno raggiunto un accordo alla mezzanotte di ieri per riscrivere l’Accordo nordamericano di libero scambio (Nafta), preservando cosi’ un’area di libero scambio del valore di 1.200 miliardi di dollari. Il nuovo accordo trilaterale, battezzato United States-Mexico-Canada Agreement (Usmca) evita l’imposizione di dazi, ma rendera’ meno conveniente per le aziende spostare la produzione di auto e altre merci dagli Usa a Canada e Messico.