Austria, le elezioni rivelano una rivoluzione a destra
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Le elezioni generali austriache dello scorso fine settimana hanno due vincitori, commenta la stampa tedesca. Uno si chiama Sebastian Kurz del partito conservatore popolare Ovp (31,4 per cento) che sara’ molto probabilmente il piu’ giovane cancelliere d’Europa (31 anni). L’altro vincitore e’ Heinz-Christian Strache, leader del Partito della Liberta’ (Fpo, che ha raggiunto quota 27,4 per cento). Il grande perdente e’ l’Spo (i Socialdemocratici) il partito del cancelliere che si e’ fermato al 26,7 per cento, e che comunque aveva condotto una campagna elettorale al traino delle posizioni politiche dei partiti di destra, specie in materia di immigrazione. Tanto che all’indomani delle elezioni, Strache ha affermato soddisfatto che il 60 per cento degli austriaci ha votato destra. Proprio il leader dell’Fpo ha la strada della cancelleria spianata; e nel frattempo i Verdi, che determinarono la vittoria di Alexander Van der Bellen alle politiche, sono spariti dall’orizzonte politico nazionale, non riuscendo a varcare al soglia del 4 per cento necessaria ad entrare in Parlamento.
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Corea del Nord, segretario di Stato Usa Tillerson annuncia che il presidente Trump spinge per una soluzione diplomatica alla crisi
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, auspica una soluzione diplomatica alla crisi nella Penisola coreana, e continuera’ a lavorare in tal senso con la sua amministrazione “sino a quando sara’ caduta la prima bomba”. Lo ha dichiarato ieri il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, in un nuovo tentativo da parte dell’amministrazione presidenziale Usa di esibire un fronte unito in merito alla minaccia dei programmi balistico e nucleare nordcoreani. Intervistato dall’emittente Cnn dopo giorni di indiscrezioni riguardo la presunta crisi dei suoi rapporti con il presidente, Tillerson ha assicurato che Trump “mi ha chiesto con chiarezza di proseguire gli sforzi diplomatici”. Il segretario ha giustificato le bellicose esternazioni di Trump delle ultime settimane: “Credo voglia mettere in chiaro con Kim Jong Un (il leader nordcoreano) e con il regime della Corea del Nord che i preparativi militari sono pronti, e che (gli Usa) hanno opzioni militari sul tavolo”. Cionostante, ha aggiunto Tillerson, “il presidente ha anche chiarito al sottoscritto che vuole risolvere la questione diplomaticamente. Non punta a iniziare una guerra”.
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Crisi catalana, Puigdemont rifiuta di esporsi sulla dichiarazione di indipendenza
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, mantiene l’ambiguita’ nella risposta inviata al primo ministro spagnolo Mariano Rajoy circa l’effettivita’ o meno della dichiarazione di indipendenza di martedi’ scorso davanti al parlamento catalano. Nella lettera inviata a Rajoy, infatti, Puigdemont si limita a riproporre la via del dialogo ribadendo che la dichiarazione e’ stata temporaneamente sospesa proprio per aprire un processo di “due mesi” con l’obiettivo di giungere a un accordo con l’esecutivo. Nella lettera, stando a quanto riferito dal quotidiano spagnolo “El Pais”, si ricorda come la proposta di dialogo avanzata il 10 ottobre scorso non rappresenti una dimostrazione di debolezza, ma una proposta onesta di dialogo per giungere a una soluzione stabile che regolarizzi il rapporto tra lo Stato spagnolo e la Catalogna. Fonti del governo hanno ricordato ieri la posizione di Madrid, secondo cui Puigdemont e’ obbligato a dare una risposta chiara e semplice sulla validita’ o meno della dichiarazione di indipendenza. Il premier Rajoy ha inoltre avvertito che “qualsiasi altra risposta, sia essa una semplice lettera o una ripetizione del medesimo discorso, non impedira’ al governo di applicare l’articolo 155 della Costituzione. Solo una risposta chiara potra’ fermare l’applicazione della disposizione costituzionale, ha aggiunto Rajoy citato dal quotidiano spagnolo “El Mundo”.
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America Latina, stampa argentina celebra sinodo di papa Francesco per Amazzonia
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Un sinodo speciale per affrontare i problemi della regione amazzonica. E’ quanto annunciato oggi nel corso dell’Angelus domenicale da papa Francesco dando appuntamento ad ottobre del 2019. “Accogliendo il desiderio di alcune Conferenze Episcopali dell’America Latina, nonche’ la voce di diversi Pastori e fedeli di altre parti del mondo, ho deciso di convocare un’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la regione Panamazzonica, che avra’ luogo a Roma nel mese di ottobre 2019”, ha detto il pontefice. Tema portante dell’adunanza sara’ quello di “individuare nuove strade per l’evangelizzazione” di popoli – come gli indigeni – “spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di importanza capitale per il nostro pianeta”. La notizia e’ stata da subito ripresa con evidenza dai media latinoamericani. “L’idea di convocare un sinodo per la regione amazzonica” era da tempo nei pensieri di Bergoglio, scrive il quotidiano argentino “Clarin” ricordando che “nei suoi viaggi in America latina ha sempre difeso i diritti e la cultura delle popolazioni indigene” e manifestato preoccupazione per “la difesa della foresta amazzonica”. L’idea nasce in occasione della missione a Roma fatta a maggio dai vescovi peruviani, scrive la testata. Occasione per Francesco di manifestare interesse per una visita in Peru’, appuntamento che si produrra’ a ottobre, oltre che dare appunto vita al sinodo. Il quotidiano “La Nacion”, altra testata argentina, ricorda che Francesco nel 2015 e’ stato il primo papa a scrivere un’enciclica (“Laudato si”) con una forte impronta ambientale e che la convocazione del sinodo e’ “legata al lavoro della rete ecclesiale panamazzonica (Repam)”, un organo creato in Brasile nel settembre del 2014 “come risposta a un discorso fatto da Francesco ai vescovi latinoamericani durante la visita per la Giornata mondiale della gioventu’, a luglio del 2013”. Della Repam fanno parte nove chiese della regione – Brasile, Colombia. Ecuador Bolivia, Peru’, Guyana. Suriname, Guyana francese e Venezuela – cosi’ come altre “organizzazioni laiche e religiose”. Attenzione a parte ha inoltre suscitato il saluto che Francesco ha dedicato a una quindicina di persone rappresentanti del gruppo di appoggio italiano all’Associazione “Madres de Plaza de Mayo de Buenos Aires”, l’organismo che perora le cause dei familiari dei desaparecidos durante la dittatura in Argentina.
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Usa, il Procuratore generale Sessions invia avvocati per l’omicidio di un transgender, una sfida alla sua immagine sui diritti civili
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Il dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti ha inviato un avvocato esperto in crimini d’odio in Iowa a sostegno dell’accusa per il processo ad un uomo reo di aver ucciso lo scorso anno uno studente di scuola superiore transgender. Il caso riguarda l’uccisione del 16 enne Kedarie Johnson di Burlinghton, nell’Iowa, ucciso nel marzo 2016. La famiglia del ragazzo sostiene che il giovane sia stato ucciso per la sua identita’ sessuale “fluida”: era gay, si identificava sia come uomo che come donna e talvolta si faceva chiamare col nome femminile di Kandicee. Lo riferisce il quotidiano statunitense “New York Times”, che critica comunque il procuratore: quella di Sessions, scrive il quotidiano, e’ una “insolita” iniziativa da parte di un conservatore convinto, che si e’ mobilitato “in difesa dei transgender in singoli casi”, mentre “riduce i loro diritti in quanto collettivita’”. Il riferimento del quotidiano va alla netta posizione di Sessions contro il diritto dei transgender a bagni ad hoc – o a servirsi liberamente dei bagni femminili – presso universita’ e sedi istituzionali: una polemica che risale alla precedente amministrazione presidenziale di Barack Obama. Ad ogni modo, ammette il quotidiano, quella del procuratore e’ una iniziativa singolare: raramente, infatti, il dipartimento di Giustizia assegna legali come rappresentanti della pubblica accusa in processi locali, e solo nei casi in cui questi ultimi siano depositari di competenze ed esperienze in aree che il governo federale reputi particolarmente significative.
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Theresa May vola a Bruxelles nella speranza di rompere lo stallo dei negoziati sulla Brexit
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Il primo ministro britannico, Theresa May, nel pomeriggio di oggi lunedi’ 16 ottobre volera’ a Bruxelles per colloqui con i leader dell’Unione Europea che il quotidiano “The Times” definisce “di emergenza” ed il cui scopo e’ rompere lo stallo dei negoziat sulla Brexit. La May stasera incontrera’ a cena il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ed il capo negoziatore dell’Ue, Michel Barnier; ad accompagnarla in quest missione a sorpresa sara’ il suo ministro responsabile per la Brexit, David Davis. L’incontro, che e’ stato richiesto dal governo britannico, arriva alcuni giorni dopo che Juncker e Barnier avevano dichiarato che i negoziati sull’uscita della Gran Bretagna dall’Ue erano giunti ad un punto morto: sara’ la prima volta che la May si trovera’ attorno ad un tavolo insieme a Juncker dal polemico pranzo tenuto nello scorso mese di aprile a Downing Street. Il primo ministro ieri domenica 15 ottobre ha anche telefonato alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, e ne ha chiesto un intervento personale per aiutare a rimettere sui binari i negoziati Ue-Gb in vista del vertice dei capi di Stato e di governo europei che si terra’ nella capitale belga giovedi’ prossimo 19 ottobre: secondo fonti diplomatiche citate dal “Times”, Germania e Francia sarebbero infatti pronte a bloccare la dichiarazione finale del summit, il cui testo e’ gia’ pronto e prevede l’avvio all’interno dell’Ue delle “discussioni preparatorie” sulla fase di transizione pre-Brexit e sui possibili accordi commerciali post-Brexit. In una riunione degli ambasciatori europei tenutasi la sera di venerdi’ scorso 13 ottobre i rappresentanti tedesco e francese avrebbero infatti accusato la Gran Bretagna di non aver compiuto “alcun passo in avanti” sulla questione-chiave, cioe’ il contributo britannico al budget comunitario nel periodo di transizione e la “bolletta” da pagare per l’uscita dall’Unione Europea. Questo “immobilismo” del governo britannico, provocato innanzitutto dai contrasti in seno al Partito conservatore sulla gestione della Brexit, sta diventando a Londra un fattore di destabilizzazione politica con importanti ricadute di ordine economico, man mano che si avvicina il momento delle decisioni finali: tanto che il cancelliere dello Scacchiere del “governo ombra” laborista, John McDonnell, e’ arrivato a minacciare un voto in Parlamento che impedirebbe al paese di uscire dall’Ue senza un previo accordo complessivo con i partner europei.
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Francia, il governo prepara un big bang per mettere fine alla precarieta’ del mondo del lavoro
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – “Les Echos apre in prima pagina sulla strategia preparata dal governo per frenare la precarieta’ del mercato del lavoro. Per il quotidiano economico si tratta di un “big bang” destinato a rivoluzionare i contratti brevi attraverso un sistema che dovrebbe limitarne l’utilizzo da parte delle aziende che assumono. Il finanziamento dell’indennita’ di disoccupazione da parte dell’imprese cambiera’ ogni anno secondo le assunzioni fatte nei tre anni precedenti. “Piu’ un’impresa avra’ fatto girare la sua manodopera, piu’ sara’ alto il tasso di contributi” scrive il giornale. In questo modo i tassi potranno variare tra il 2% e il 10%, mentre oggi si attestano al 4,05%. Questa proposta sta dividendo sindacati e mondo delle imprese, con Force Ouvrie’re e Cgc che si sono mostrati favorevoli, mentre la Medef, la Confindustria francese, ha espresso timori sulla misura annunciata. Settori come quelli dell’alberghiero, della ristorazione e dell’intrattenimento potrebbero essere i piu’ colpiti da questa riforma, nonostante sia stato previsto un abbassamento dei costi per i dipendenti assunti al minimo salariale.
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Francia, l’intervista del presidente Macron
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Ampio spazio sui quotidiani francesi all’intervista di ieri sera al presidente Emmanuel Macron, trasmessa in diretta su Tf1 e Lci da uno degli uffici dell’Eliseo. Il presidente ha difeso l’operato dei primi cinque mesi del suo mandato davanti a tre giornalisti per circa un’ora. Macron ha “addolcito i toni” scrive “Le Figaro”, spiegando il significato “strategico” del suo intervento, arrivato in un momento in cui il presidente ha moltiplicato il suo interventi mediatici. “Les Echos”, invece, sottolinea l’intenzione di dissipare i “malintesi” sopraggiunti in queste ultime settimane segnando un passaggio importante del mandato, mentre “Libe’ration” nota che il presidente non ha espresso “nessun pentimento”. L’evento, molto atteso dal pubblico francese, e’ stato annunciato all’ultimo momento. Sicurezza, lavoro, bilancio e Europa tra i principali temi affrontati nel corso del colloquio. “le Monde” sottolinea come l’iniziativa sia arrivata in un momento cruciale per il governo, visto che giovedi’ Macron ha incontrati i rappresentanti sindacali e patronali per la seconda fase della riforma del lavoro. Dal canto suo, “Le Figaro” afferma che Macron cerca in tutti i modi di togliersi di dosso “l’etichetta” di presidente dei ricchi.
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Germania, l’efficacia dei programmi di contrasto alla radicalizzazione islamica
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – La Germania ha contabilizzato circa 700 “minacce” islamiche sul proprio territorio; la Francia venti volte di piu’. L’urgenza pero’ e’ altrettanto elevata, ed entrambi i governi tentano in qualche modo di combattere la radicalizzazione dei piu’ giovani. Secondo un sondaggio pubblicato dall’Ufficio federale di polizia penale quest’anno si e’ verificato in Germania un improvviso aumento degli arruolamenti e della radicalizzazione. “Il contesto e’ difficile da sorvegliare”, ha detto lo studioso islamico Mitra Moussa Nabo, che sta lavorando per il ministero degli Interni. Poiche’ le autorita’ di sicurezza non hanno avviato i loro programmi di riabilitazione degli islamisti, devono fare affidamento su liberi professionisti e associazioni private. Nel 2015, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha dovuto interrompere il suo programma “Hatif” dopo quattro anni di attivita’. L’Ufficio federale della migrazione e dei rifugiati (Bamf) e l’Agenzia federale per l’educazione civica hanno lanciato programmi che si avvalgono dello stanziamento di contributi economici. Il Bamf scambia informazioni nel centro antiterrorismo di Berlino, con la polizia e le agenzie di intelligence. Nella zona di Coblenza, la Croce Rossa ha recentemente stanziato fondi per supportare un progetto contro la radicalizzazione. Il governo federale si propone di fornire a partire dal 1 gennaio di ogni anno 100 milioni di euro. E a Berlino, nel mese di aprile, Abu Adam, che era coinvolto nel progetto Hayat, e’ stato arrestato con l’accusa di sostenere la milizia terrorista dell’Isis. Il Bamf, che ha co-finanziato Hayat, ha preso le distanze. Abu Adam ora si trova in carcere.
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Italia, il mercato del lavoro si scalda nonostante la tiepida ripresa
16 ott 10:55 – (Agenzia Nova) – Finalmente il mercato del lavoro in Italia sta dando segnali di speranza ad un paese fiaccato da un’altissimo tasso di disoccupazione provocato dalla lunghissima crisi economica. Lo nota il quotidiano finanziario britannico “The Financial Times” in un articolo in cui il corrispondente da Roma, James Politi, cita le dichiarazioni entusiastiche di Antonio Bonardo, manager dell’agenzia di lavoro interinale Gi Group, ed i dati forniti dal capo economista di Confindustria, Luca Paolazzi: certe regioni stanno registrando un “aumento bestiale” delle assunzioni, dice Bonardo; mentre per Paolazzi l’occupazione “non e’ affatto la Cenerentola” della congiuntura e anzi sta guidando la ripresa economica del paese. E’ vero, scrive il “Financial Times”, che il tasso di disoccupazione e’ rimasto inchiodato all’11,2 per cento della forza lavoro, un livello superiore al periodo pre-crisi; ma il mero dato statistico nasconde una realta’ incoraggiante: e cioe’ il ritorno sul mercato del lavoro di una massa di persone che negli scorsi anni avevano persino rinunciato a cercare un impiego. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat e citati nell’articolo di Politi, dal 2013 in Italia e’ stato creato un milione di nuovi posti di lavoro ed il totale degli occupati e’ tornato sopra la barra dei 23 milioni, come nel 2008; particolarmente positivi poi sono i dati sull’occupazione femminile, che nello scorso mese di agosto ha raggiunto il massimo livello storiso del 48,9 per cento. Il netto miglioramento del panorama economico italiano viene enfatizzato dal governo di centro-sinistra guidato dal Partito democratico (pd), che ne ascrive il merito alla riforma “Jobs Act” varata da Matteo Renzi, ex primo ministro ed attuale leader del Pd, che starebbe dando finalmente i suoi frutti; ed e’ un miglioramento su cui il governo conta molto per contrastare lo scontento sociale cavalcato dai partiti populisti come il Movimento 5 stelle e la Lega nord in vista delle cruciali elezioni in programma per la primavera del 2018. Tuttavia, ricorda il “Financial Times”, la ripresa dell’occupazione e’ alimentata soprattutto da contratti a tempo determinato, perdipiu’ in settori caratterizzati da bassi salari e grande incertezza: e questo significa che larghi settori della societa’ italiana, a cominciare dai giovani, non avvertono ancora alcun miglioramento sostanziale nella loro vita quotidiana. Si tratta di una realta’ di cui e’ consapevole il governo di Roma, che sta preparando una serie di misure per incentivare le assunzioni di giovani da inserire nella Legge di stabilita’ che vedra’ la luce in via definitiva alla fine di questo mese di ottobre.
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