Tutto cominciò nell’autunno di molti anni fa, quando il pianeta terra si stava preparando per un grande cambiamento.
Erano veramente in molti che stavano fremendo per arrivare qui: margherite, viole, girasoli, fresie, gigli, tulipani e tanti altri.
Tra tutti il papavero Blue si faceva notare per il suo aspetto apparentemente fragile e delicato, ma sicuro che sarebbe stato tra i primi a partire per quella nuova meravigliosa avventura.
E quando arrivò il giorno della sua partenza salutò tutti i suoi amici dicendo loro che presto si sarebbero incontrati di nuovo.
Blue aveva scelto di andare a vivere in un giardino di una villa di campagna, un giardino elegante e molto curato, con tanti alberi e fiori bellissimi.
Era l’inizio dell’autunno, e appena arrivato si guardò intorno pensando che quel luogo fosse ancora più bello di quello che aveva immaginato!
Scelse un angolo nel giardino in pieno sole, un po’ meno curato e dove sembrava che nessun altro fiore volesse stare.
Adesso aveva bisogno di riposare un po’, fino alla primavera, quando il calore del sole lo avrebbe accolto.
E così il Papavero Blue cominciò la sua avventura immergendosi nella Madre Terra.
In quei mesi di riposo Blue si fece coccolare e nutrire, sperimentando quanto la Terra fosse capace di accoglierlo solo per fatto di trovarsi lì.
Per la Terra non era importante se lui fosse un papavero, un giacinto o una margherita. La Terra era pronta ad accoglierlo così come era, così come solo lui poteva essere.
Durante quel periodo Blue cominciò a pensare a tutto ciò che avrebbe desiderato fare una volta fiorito, chissà quali meravigliosi compagni di viaggio avrebbe incontrato e quante possibilità diverse di creare si sarebbero presentate!
I giorni passavano e Blue si sentiva sempre più eccitato, desideroso di mostrarsi in tutto il suo splendore, desideroso di mostrarsi come il Papavero Blue.
E poi un giorno Madre Terra gli disse “Blue sei pronto a portare a tutti il dono speciale che sei? Ricordati che io sarò sempre li per te”.
E anche nei momenti in cui ti sentirai solo e ti sembrerà che nessuno ti capisca, ricorda che solo essendo te stesso potrai essere il dono che tu sei veramente, per me Madre Terra e per tutti quelli che incontrerai”.
Blue assentì in maniera quasi solenne e, come per magia, si ritrovò fuori nell’erba profumata.
Blue era un piccolo germoglio ancora, e si sentì un po’ intimorito nel trovarsi circondato da tutta quell’erba morbida e rigogliosa.
Le piantine di erba, invece, erano così felici di avere finalmente una compagnia. Quella parte di giardino, infatti , era molto soleggiata, e gli altri fiori preferivano posti più ombreggiati.
E così, il suo arrivo portò una ventata di allegria e novità non solo tra di loro, ma in tutto il giardino.
Con il passare dei giorni Blue cresceva sempre più rapidamente, ormai si sentiva a suo agio tra le sue nuove amiche.
Con l’inizio della bella stagione la villa cominciò ad essere frequentata e il giardino si animò nuovamente.
Durante le giornate più calde, gli ospiti preferivano stare al riparo dell’ombra dei grandi alberi, e così, quella parte di giardino inondata dal sole dove stava il papavero Blue, veniva molto spesso trascurata.
Un giorno una piantina gli chiese ”Blue, ma quando ci mostrerai il tuo dono, il tuo fiore meraviglioso? Tutto il giardino lo sta aspettando”.
Lui sentì che era giunto il momento che tanto aveva atteso: portare a tutti il dono che era veramente.
E una mattina, apparentemente uguale a molte altre, il giardino si ritrovò cambiato per sempre, era nato il fiore del Papavero Blue!
Era il mese di maggio, il sole accarezzava dolcemente gli alberi, i fiori, l’erba e tutte quelle meravigliose farfalle che svolazzavano felici.
Cominciò a levarsi un mormorio crescente di stupore e incanto.
Tutti nel giardino stavano ammirando il fiore del Papavero Blue: bello, elegante, di quella bellezza naturale e quasi un po’ selvaggia, che regalava a ciascuno di loro il suo meraviglioso colore rosso.
Quello che accadde in quel momento fu qualcosa di veramente magico: una sinfonia di bellezza, gioia e gratitudine si levò da ogni angolo di quel ritaglio di Madre Terra.
Gli abitanti della villa uscirono fuori, richiamati da quella melodia così dolce e rassicurante e, senza saperne il motivo, si lasciarono condurre in ogni angolo del giardino.
Arrivati dove era Blue si fermarono, colpiti dalla bellezza di quel luogo, quando si accorsero che in mezzo all’erba era spuntato un fiore rosso che nessuno aveva mai visto prima.
“Come poteva, un fiore così bello, crescere in una zona del giardino sempre al sole, dove la terra era molto asciutta e anche l’erba faceva fatica a crescere?”.
Da quel giorno, anche quella parte di giardino fino ad allora quasi dimenticata, cominciò ad essere amata e curata.
Blue, con il suo esempio, stava invitando tanti altri papaveri a scegliere di stabilirsi in quel posto, ciascuno portando il proprio ed unico dono e, in poco tempo, una distesa di papaveri rossi era nata.
Il Papavero Blue cominciò ad essere apprezzato non solo per il suo aspetto affascinante: regalò le virtù terapeutiche dei suoi frutti a coloro che si prendevano cura della salute, mostrò ai cuochi raffinati come usare i suoi semi per insaporire il pane e come usare i germogli primaverili nelle verdure e nelle frittate.
Quando gli chiedevano quale fosse il segreto di tanto successo, lui rispondeva che ciascuno di noi porta con sé il proprio dono e quando sei completamente te stesso, quando sei quella differenza, quando sei il tuo spazio, allora puoi creare tutto ciò che desideri.
Diceva anche: “…quello che la Terra richiede adesso, è scegliere la diversità che siamo, scegliere la gratitudine e la gioia.”
Si raccontano tante storie su Blue.
Chi dice che fosse un mago, chi dice che fosse un saggio, altri dicono venisse da un pianeta molto lontano.
Ma Blue era semplicemente un papavero che era venuto a portare il suo dono: sé stesso.
Questa è la vera storia del Papavero Blue.