La Commissione Ue sta esplorando la possibilità di usare la sua capacità satellitare per rafforzare l’intelligence della Difesa. Questa iniziativa arriva sulla scia delle preoccupazioni europee per la dipendenza dagli Usa per questioni che riguardano informazioni di sicurezza.
L’interrogazione degli europarlamentari
Gli europarlamentari del Gruppo dei Socialisti & Democratici ha da poco depositato una interrogazione su Starlink alla Commissione per chiarire se ha preso in considerazione la presentazione di misure che
- creino un firewall tra Elon Musk ed eventuali operazioni future di Starlink nell’UE;
2. evitino che le autorità e le istituzioni di difesa europee diventino dipendenti da Starlink per la connettività;
3. garantiscano una valutazione unificata della sicurezza dell’UE per quanto riguarda l’uso di Starlink, per sostenere gli enti pubblici nelle loro procedure di appalto?
La presa di posizione di Kubilus
Il Commissario Ue per la Difesa e lo Spazio Andrius Kubilius ha detto che i cambiamenti geopolitici in atto hanno spinto la Commissione a riconoscere la necessità di migliorare l’intelligence geospaziale. La rete di satelliti in questione consentirebbe un monitoraggio più costante dei movimenti militari, rispondendo così ai ritardi in cui versano i sistemi Ue di questo tipo.
Copernicus non basta
Attualmente, la Ue può contare sul servizio satellitare Copernicus, destinato al servizio per dati geospaziali, ma i suoi aggiornamenti potrebbero non essere abbastanza frequenti per necessità di difesa.
Una nuova rete satellitare potrebbe fornire intelligence in tempo reale, nonché migliorare l’autonomia strategica europea.
Kubilius ha suggerito inoltre “un approccio momentaneamente commerciale” per accelerare il progetto, considerato il costo significativo ed il tempo necessario allo sviluppo.
La proposta imporrebbe una seria discussone fra gli Stati membri della Ue, per individuare fonti potenziali di finanziamento e possibili strategie.
Per IRIS² serve ancora tempo
La Ue sta già lavorando a IRIS², un network di comunicazioni satellitari disegnato per sfidare Starlink.
La nuova iniziativa sarebbe complementare rispetto a IRIS², concentrandosi però sulla sorveglianza militare e lo sharing di intelligence.
Le osservazioni di Kubilius seguono la recente decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sospendere temporaneamente la condivisione di intelligence militare con l’Ucraina. Una decisione che ha sottolineato la dipendenza dell’Europa dall’intelligence statunitense e ha aumentato le richieste di una maggiore autosufficienza europea nella difesa.
GovSatCom, l’alternativa a Starlink in Ucraina
Tra l’altro, secondo La Tribune la vera alternativa europea a Starlink in Ucraina in attesa di Iris2 (che non arriverà prima del 2030 o 2031) è GovSatCom, una iniziativa della Commissione Ue che mette a fattor comune le capacità satellitari dei singoli paesi dell’Unione. La piattaforma, sviluppata dall’EUSPA per fornire queste capacità all’Europa, e perché no all’Ucraina, è già pronta sul piano tecnico.
GovSatCom rispetto a Starlink è un sistema affidabile e più sicuro rispetto a Starlink. Se non altro perché è sotto il controllo della Ue.
Tanto che secondo l’europarlamentare Christophe Grudler anche l’Italia potrebbe testare e prendere in considerazione GovSatCom per le sue esigenze di comunicazione istituzionale anche all’estero, che starebbe meditando di affidare appunto a Starlink. C’è da dire che anche la Germania, prima dell’avvento del nuovo cancelliere Friedrich Merz, aveva pensato come l’Italia di affidarsi a Starlink.
La precondizione per l’uso di GovSatCom in Ucraina è il via libera dei singoli paesi membri. Dopodiché, è necessario il dispiegamento delle antenne di ricezione sul suolo ucraino tramite aziende europee (Thales, la spagnola Indra o l’italiana Leonardo).
Benvenuti a Telecommunications of the Future by 5GItaly
Di questo e di altro si parlerà ampiamente alla prossima edizione del convegno promosso dal CNIT Telecommunications of the Future by 5GItaly, che si terrà il prossimo 9 aprile a Roma.