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La Tv locale chiama la politica: ‘Servono certezze per continuare a investire’

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Un appello alla politica, per rilanciare e valorizzare l’emittenza televisiva locale alle prese con una transizione tecnologica difficile e costosa dopo un periodo alquanto pesante segnato dal Covid 19 e dalla dismissione della banda 700. A lanciarlo Aeranti-Corallo, l’associazione che raccoglie le emittenti locali del paese, in occasione del report “L’emittenza radiofonica e televisiva locale in Italia” appena pubblicato.

I numeri in Italia

In Italia sono 254 le società di capitali e 27 cooperative, individuate nel Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), editrici di imprese televisive locali a carattere commercial, di cui 80 al Nord, 59 al Centro e 115 nel Mezzogiorno.

Sono 174 i soggetti di carattere comunitario (titolari di 309 autorizzazioni FSMA) che hanno ottenuto dal Mimit il riconoscimento di contributi statali per l’anno 2024 di cui al DPR 146/2017 che disciplina i criteri di riparto e le procedure di erogazione delle risorse finanziarie del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione.

In totale, Aeranti Corallo stima un totale di 3.442 dipendenti a tempo pieno.

Sul totale delle aziende, la maggioranza è in utile (65,8%) rispetto al 34,2% che dichiara delle perdite, per un totale di ricavi nel 2022 di 189 milioni di euro.

Giornalisti impiegati

Risultano inoltre1802 giornalisti contrattualizzati con il contratto collettivo nazionale di lavoro (dati Inpgi). Delle 202 società che hanno depositato il bilancio 2022, 189 hanno un patrimonio netto positivi, la maggioranza con un valore fino a un milione dui euro. Solo sei hanno un patrimonio netto superiore ai 10 milioni. Il 65,8% delle realtà ha registrato nel 2022 utili a fronte di 34,2% in perdita. I ricavi complessivi del settore sono circa 189 milioni di euro, di cui 124,4 generati nel nord, 29 al centro e 35,4 nel mezzogiorno. I costi del personale ammontano a 114,83 milioni (60,4 milioni al nord, 18,3 milioni al centro e 36 milioni nel mezzogiorno).

A livello confederale, Aeranti-Corallo aderisce alla Confcommercio – Imprese per l’Italia. Organo amministrativo di Aeranti-Corallo è il Comitato esecutivo, composto da Marco Rossignoli (coordinatore e legale rappresentante di Aeranti-Corallo e presidente Aeranti) e da Franco Mugerli (presidente dell’Associazione Corallo).

Tv locale, per Aeranti-Corallo serve un ampio progetto politico

“Il settore televisivo locale ha, inoltre, affrontato il cosiddetto “refarming della banda 700” con la conseguente dismissione di tutte le frequenze in precedenza esercite e la riassegnazione di tutte le numerazioni LCN – si legge nella prefazione del rapporto a firma di Rossignoli e Mugerli Il settore radiofonico locale si trova, dal canto suo, ad affrontare l’avvio delle trasmissioni terrestri in tecnica digitale dab+, con tutte le problematiche connesse. In questi mutevoli scenari, per riaffermare pienamente il ruolo dell’emittenza locale, occorre un ampio progetto politico che definisca, in un’ottica di sostegno del pluralismo sul territorio, prospettive e percorsi che diano certezze alle emittenti che intendano continuare a investire nel settore, favorendo l’innovazione tecnologica e la ripresa del mercato pubblicitario, eliminando l’eccessiva e ingiustificata burocrazia e aprendo la strada verso il futuro, attraverso la conversione dell’originario modello di emittente locale in quello di soggetto multimediale del relativo territorio. In questo contesto, non va, peraltro, dimenticato che il comparto dell’emittenza locale dà occupazione a oltre cinquemila dipendenti, di cui oltre duemila sono giornalisti”.

Leggi anche: Scarica il report in PDF  “L’emittenza radiofonica e televisiva locale in Italia”

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