Lo scenario dell’information technology (IT) italiano è stato fortemente impattato dalla pandemia di Covid-19 durante il 2020, con nuove criticità per il mondo delle imprese e nuove esigenze, soprattutto in termini di tagli e investimenti.
Il Report su imprese e mercato IT nazionale
In una nuova indagine condotta da Aruba Enterprise e CIONET Italia, su un campione d 200 aziende (soprattutto manifatturiere e automotive, del settore bancario e finanziario, che lavorano con la PA e nel retail), le priorità per il 2021 rimangono sempre le stesse, con in testa l’accelerazione della trasformazione digitale.
Secondo il 63% dei Cio (Chief information officer), cioè i responsabili della funzione aziendale Information e communication technology (Ict), e degli innovatori IT, ci sarà una continuità rispetto allo scorso anno e i maggiori investimenti saranno nell’ambito dello smart working e dell’area di HR management.
Un altro 55% ha invece definito come fondamentali quelli in Big data & predictive analysis, peri il 49% gli investimenti in digitalizzazione delle vendite, nel 43% dei casi in business continuity. Meno prioritari saranno gli investimenti in customer service (31%) e produzione (22%).
Avanti con la trasformazione digitale
“Il sondaggio mostra come l’accelerazione alla digital transformation avviata nel 2020, avrà, nel 2021, l’obiettivo di colmare tutti quei gap tecnologici che hanno colpito le imprese meno digitalizzate“, ha commentato Vincenzo Maletta, Head of Sales di Aruba Enterprise.
Proseguendo, il Responsabile Aruba ha precisato: “Si nota come il processo di spesa legato alla digitalizzazione delle aziende sia in una fase di completamento, motivo per cui nel 2021 si potrà lavorare in maniera più strutturata allocando le opportune risorse in servizi di cybersecurity, cloud, big data e business continuity, con un occhio di riguardo alla employee experience, ancora più che alla customer experience”.
La spesa IT delle imprese
Nello specifico, in termini di spesa in tecnologie e servizi IT, secondo il 57% degli intervistati, il primo settore da presidiare è quello della cybersecurity.
Seguono a stretto giro quello della advanced analytics (45%) e del cloud (43%).
Ancora, IT modernization per il 37% e soluzioni di dematerializzazione (come firma digitale o conservazione digitale a norma) per il 33%.
Meno prioritari gli investimenti legati all’implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale, che rispetto alle altre tecnologie hanno ottenuto solo il 18% delle preferenze.
Colmare i gap esistenti
Il 63% delle imprese ha dichiarato, infine, che nel 2021 sarà promossa una strategia di adozione e accelerazione all’utilizzo di nuove tecnologie per colmare i gap esistenti in termini di digital transformation.
Solo il 6% dei Cio ha affermato che la strategia della propria organizzazione si baserà su tagli e blocchi di nuovi progetti.