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La Space economy italiana vale 3 miliardi di euro e crescerà ancora. Scarica il Report

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L'industria aerospaziale in Italia vale già 3 miliardi di euro e, secondo le previsioni, nei prossimi anni crescerà a ritmi sostenuti.

L’industria aerospaziale in Italia vale già 3 miliardi di euro e, secondo le previsioni, nei prossimi anni crescerà a ritmi sostenuti. Il governo considera strategico questo settore, come dimostrano i finanziamenti pubblici per oltre sette miliardi di euro previsti per il periodo 2023-2027. Oggi sono oltre 400, per l’esattezza 415, le aziende italiane attive nel comparto. Questa industria dà lavoro attualmente a circa 11mila persone.

Le linee guida e gli obiettivi strategici per il progresso futuro del settore spaziale in Italia sono stati messi illustrati nel corso degli Stati generali della Space Economy, svoltisi a Torino e a Milano a settembre. La kermesse si è conclusa con la presentazione del manifesto della Space Economy per il 2024. Nel documento si evidenzia che l’Italia considera lo spazio un settore altamente strategico per la sua connotazione tecnologica e fortemente innovativa.

Adesso occhi puntati su Milano, che tra il 14 e il 18 ottobre ospiterà l’International astronautical congress, una vetrina per riaffermare il ruolo centrale del Belpaese nella Space Economy globale.

La space economy italiana vale 3 miliardi di euro (ed è destinata a crescere)

Nel periodo 2023-2027, i finanziamenti pubblici destinati all’ecosistema spaziale nazionale ammonteranno a oltre 7 miliardi di euro: è quanto emerge dal report Space Economy, Space Industry, Space Law del SEE Lab – Space Economy Evolution di SDA Bocconi – School of Management. Di questi investimenti, circa 4,4 miliardi sono finanziamenti pubblici (compreso 1,5 miliardi del PNRR) e 3,1 come fondi allocati sui programmi ESA. L’obiettivo, per l’Italia, è crescere ancora nel settore space economy su cui il Paese ha puntato sempre molto, tanto da essere uno dei fondatori dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, e oggi terzo finanziatore con 3,1 miliardi all’anno, dopo Germania e Francia.

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La space economy italiana: i numeri

Secondo i dati del SEE LAb, sono 415 le aziende attive nel settore della space economy in Italia. In termini economici, considerando i finanziamenti pubblici e il fatturato generato dalle società focalizzate nella produzione di beni e servizi basati su tecnologie spaziali, il settore ha raggiunto un valore complessivo di 2,9 miliardi di euro nel 2021. Secondo i dati MIMIT (del 2020), il settore conta anche 7mila addetti, con un tasso di crescita del +15% rispetto agli ultimi 15 anni.

La filiera italiana – Tra le aziende del settore

Soltanto il 10% opera strettamente nel segmento spaziale, mentre il 90% lavora in altri settori collegati come quello dell’aviazione (46%), dell’industria metalmeccanica (44%), dell’ICT e dell’elettronica (41%) e dell’automotive (34%), secondo un’analisi condotta dall’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano in collaborazione con il Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio. Sempre secondo il Politecnico di Milano, i progetti implementati o in fase di sviluppo dalle aziende end user, cioè quelle che hanno a che fare con i consumatori, riguardano per la maggioranza l’osservazione della Terra (57%), per il 27% la navigazione satellitare e solo per il 16% la comunicazione satellitare. Analizzando soltanto il mercato dei servizi di osservazione della Terra in Italia, che vale 230 milioni di euro, con un aumento del 15% rispetto al 2022, al primo posto troviamo il settore dell’energia e utilities (27,5%), seguito da agricoltura, silvicoltura e pesca (18,3%) e poi da finanza, assicurazioni e legal (16%).

L’Europa e il valore globale

Le stime mondiali relative al valore della space economy variano in base alle attività che vengono considerate nel sistema del mercato dello spazio. Secondo Euroconsult, il valore del mercato spaziale globale è pari a 464 miliardi di dollari nel 2022. Un quadro che vede l’Europa (con 94 miliardi) terza dietro l’Asia (102 miliardi) e il Nord America (131 miliardi). Secondo McKinsey &Company, invece, nel 2023 il valore della space economy è stato pari a 630 miliardi di dollari, di cui 330 miliardi costituiti dalla “spina dorsale” dell’industria aerospaziale (satelliti, lanciatori e servizi come tv broadcast, Gps, materia prima spaziale) e altri 300 miliardi composti da servizi derivati dallo “sfruttamento” dei dati spaziali. Sempre secondo il rapporto McKinsey & Company, nel 2035 il valore della space economy arriverà a 1790 miliardi di dollari, con una crescita stimata del 9% anno su anno (più del Pil globale).

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