Mondadori editore
Pubblicato: 20 ottobre 2015
Pagine: 504
ISBN: 9788804657071
Prezzo: € 17,00
Il capitalismo sta producendo una filiazione: l’economia della condivisione nel Commons collaborativo. È il primo nuovo sistema economico ad affacciarsi sulla scena mondiale dall’avvento del capitalismo e del socialismo e sta trasformando il nostro modo di organizzare la vita economica, rendendo possibile una drastica riduzione delle disparità di reddito, democratizzando l’economia globale e dando vita a una società ecologicamente più sostenibile.
Motore di questa rivoluzione del nostro modo di produrre e consumare è l’«Internet delle cose», un’infrastruttura intelligente che spingerà la produttività fino al punto in cui il costo marginale di numerosi beni e servizi sarà quasi azzerato, rendendo gli uni e gli altri praticamente gratuiti, abbondanti e non più soggetti alle forze del mercato.
Il capitalismo sopravvivrà a lungo, sebbene in un ruolo sempre più circoscritto, ed entro la fine del XXI secolo non sarà più l’arbitro esclusivo della vita economica. Perché stiamo progressivamente imparando ad andare oltre il mercato e a vivere in maniera più empatica e sostenibile in un Commons collaborativo globale sempre più interdipendente.
Jeremy Rifkin, uno dei più apprezzati pensatori del nostro tempo, è consulente dell’Unione europea e di leader di vari paesi del mondo. Tiene inoltre lezioni all’Executive Education Program della Wharton School, presso la University of Pennsylvania, sul rapporto fra l’evoluzione della scienza e della tecnologia e lo sviluppo economico, l’ambiente e la cultura. Fra i suoi libri tradotti in italiano, ricordiamo: La fine del lavoro (Baldini&Castoldi 1995), Il secolo biotech (Baldini&Castoldi 1998) e, per Mondadori, Entropia (1982), L’era dell’accesso (2000), Ecocidio (2001), Economia all’idrogeno (2002), Il Sogno europeo (2004), La civiltà dell’empatia (2010) e La Terza rivoluzione industriale (2011).