Cinema e audiovisivo argomenti centrali del Festival Internazionale di Venezia iniziato ieri e che si svolgerà al lido fino al 12 settembre. I contenuti, specie quelli online, stanno acquisendo sempre più importanza e l’offerta di servizi in streaming e on-demand sta crescendo rapidamente ma, in attesa che la Commissione europea completi il lavoro per la riforma sul diritto d’autore (aspetto fondamentale della strategia del Mercato Unico Digitale avviata a maggio), la pirateria resta sempre in agguato. In Italia il Regolamento AGCOM ha contribuito molto ad arginare il fenomeno al punto che dopo 25 anni il nostro Paese è finalmente fuori dalla watch list degli Stati Uniti. Un importante passo avanti ma tanti ancora ce ne saranno da fare. Abbiamo approfondito alcune questioni con Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali).
Key4biz. A che punto si trova l’Italia nella tutela dei contenuti online?
Federico Bagnoli Rossi. Nel corso degli ultimi due anni, l’Italia ha fatto importanti passi avanti per quanto riguarda la tutela dei contenuti audiovisivi sul web. L’entrata in vigore del Regolamento AGCOM ed il suo primo anno di attuazione hanno consentito al nostro paese di raggiungere importanti risultati, sperimentando un nuovo sistema di contrasto ai contenuti illeciti che si è rivelato essere innovativo ed efficace e che consente di ottenere risultati tramite procedure snelle e senza gravare sull’attività già svolta dalle Procure.
Come Federazione ci siamo avvalsi fin dall’inizio del Regolamento AGCOM presentando sinora 31 istanze ed ottenendo 29 ordini di inibizione (più 2 adeguamenti spontanei) nei confronti di siti che mettevano a disposizione migliaia di contenuti audiovisivi senza autorizzazione, tra cui anche titoli recentissimi ed in programmazione nelle sale.
L’attività svolta dall’Autorità è inoltre molto importante non solo per quanto riguarda l’enforcement ma anche per le iniziative relative l’educazione alla legalità, la promozione dell’offerta legale ed i codici di autoregolamentazione. Nei Comitati tecnici ci sono molti progetti interessanti che saranno sviluppati e implementati nei prossimi mesi.
Key4biz. Pensa che il Regolamento AGCOM sul diritto d’autore online possa essere migliorato?
Federico Bagnoli Rossi. L’introduzione del blocco IP congiunto a quello relativo il DNS consentirebbe di rendere il Regolamento AGCOM uno strumento ancora più incisivo. Recenti studi effettuati all’estero in merito all’efficacia del “site blocking” rivelano come il blocco dell’indirizzo IP di quei siti responsabili di violazioni massive consenta di ottenere una maggiore efficacia per quanto concerne le attività di contrasto. L’inibizione a livello di solo DNS mostra dei limiti evidenti, specie con quei portali palesemente illegali, che bypassano il blocco, ritornando nuovamente online. Lo studio INCOPRO, condotto in merito all’attività di site blocking degli ISP inglesi, rivela che i siti oggetto di blocco IP hanno registrato una perdita di posizione nei ranking superiore al 70%. Naturalmente, stiamo parlando di siti illegali e recidivi, con finalità lucrative, per i quali tale tipologia di intervento (blocco congiunto IP/DNS) sia tecnicamente percorribile e sicura, senza incidere su altri domini o sui diritti degli utenti del web.
Key4biz. Quanto è determinante il lavoro delle Forze dell’Ordine nel contrasto alla pirateria?
Federico Bagnoli Rossi. Un approccio omnicomprensivo e globale al problema della pirateria audiovisiva è fondamentale per una attività di enforcement efficace. La Guardia di Finanza svolge da anni un lavoro eccellente per quanto riguarda la tutela delle opere d’ingegno, portando avanti operazioni complesse ed importanti. Lo scorso aprile, ad esempio, la Guardia di Finanza di Lecco ha posto sotto sequestro il sito www.altadefinizione.tv, uno dei portali più frequentati dagli utenti poiché forniva illecitamente contenuti aggiornati e soprattutto in alta definizione. Il portale, con una stima di circa 115.000 visite giornaliere, garantiva al gestore un illecito guadagno di circa mille dollari al giorno. Il livello penale e quello amministrativo possono e devono coesistere ai fini di un miglioramento delle attività di contrasto: l’esperienza di questi primi 18 mesi dimostra che ciò è fattibile ed efficace.
Key4biz. E l’industria? Quali le strategie messe in campo per combattere i contenuti illegali?
Federico Bagnoli Rossi. L’intero comparto audiovisivo sta attuando mosse importanti per contrastare la pirateria e favorire l’offerta digitale. Ad esempio, l’industria sta allargando l’offerta online dei contenuti, digitalizzando le library e rendendo disponibili le opere su tutti i dispositivi di nuova generazione. Le stesse piattaforme online di contenuti sono molto sensibili al problema della pirateria audiovisiva ed alcune di loro hanno deciso di dare il loro contributo entrando in FAPAV. Questo perché la lotta alla pirateria è una battaglia trasversale che interessa tutti i player del settore. Soltanto in uno scenario realmente competitivo gli investimenti potranno aumentare. A tal proposito, salutiamo ovviamente con favore l’arrivo anche in Italia di Netflix, segno che il nostro paese ha fatto importanti passi in avanti per quanto riguarda la lotta alla pirateria.
Per quanto concerne la distribuzione in sala, negli ultimi anni le aziende hanno aumentato il numero delle uscite in contemporanea, così da rendere più difficoltoso il reperimento di fonti audio e video di alta qualità. Le nostre analisi confermano che quando le uscite dei film avvengono in contemporanea, la qualità media del file pirata diminuisce notevolmente in virtù del fatto che non esistono in quel momento copie digitali in alta definizione poiché il film è distribuito ancora in tutto il mondo nel segmento theatrical.
Noi siamo a favore dell’innovazione, e la rivoluzione digitale, al contrario di quel che si dice o scrive, aiuterà il cinema e sosterrà il rilancio del settore audiovisivo nel suo complesso, a condizione che ci siano politiche pubbliche e un quadro giuridico certo, equo e “attrattivo” per gli investimenti. In questo senso, la Commissione Europea deve valutare molto attentamente i progetti di attuazione del Digital Single Market in corso di definizione in questi mesi.
Key4biz. L’educazione alla legalità potrà contribuire a frenare la pirateria?
Federico Bagnoli Rossi. Come Federazione siamo molto attenti al tema dell’educazione alla legalità, che riteniamo uno dei pilastri fondamentali per un approccio completo al fenomeno della pirateria. In passato abbiamo realizzato un’indagine di approfondimento con l’associazione LIBERA (Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie) dalla quale è emerso che se guardare i film è un’attività molto apprezzata dai giovani, in pochi comprendono le conseguenze della pirateria audiovisiva anche e soprattutto dal punto di vista occupazionale. Abbiamo pertanto realizzato alcuni progetti speciali in sinergia con le Associazioni dell’audiovisivo – alcuni dei quali ancora in corso – per parlare con le nuove generazioni di creatività e tutela delle opere d’ingegno (come ad esempio nell’ambito dell’iniziativa “Il Protagonista”). Inoltre, recentemente siamo entrati nell’alleanza di associazioni europee EMCA (assieme ad ANICA, MPA e UNIVIDEO) che dal 2009 si occupa di realizzare progetti educativi di sensibilizzazione sul tema. A partire da settembre saremo pertanto nelle scuole per parlare del valore della creatività e dell’uso legale delle nuove tecnologie. Ecco perché abbiamo sostenuto convintamente l’inserimento dell’alfabetizzazione al cinema nell’ambito della c.d. legge “La Buona Scuola”, perché crediamo fortemente nel valore dell’educazione del pubblico di domani.
Key4biz. Infine una riflessione su questa 72a edizione del Festival di Venezia…
Federico Bagnoli Rossi. Con piacere torno al Festival per l’undicesimo anno consecutivo e ricordo con molta emozione la prima volta che ho partecipato alla Mostra, allora da semplice appassionato di cinema. E’ stato proprio in quell’occasione che ho realizzato chiaramente che volevo lavorare per questa affascinante industria che dà forma ai nostri sogni e passioni.
Quest’anno il film di apertura di Venezia è una grande produzione internazionale, “Everest”, che è stato girato in parte anche in Italia (tra Cinecittà e l’Alto Adige). Nel corso degli ultimi anni il nostro Paese ha ospitato numerose ed importanti produzioni internazionali (dall’ultimo 007 all’atteso seguito di Zoolander) a conferma dell’eccellenza delle nostre professionalità, in grado di accettare sfide anche importanti, attraverso la realizzazione di scene complesse e suggestive. Sicuramente le agevolazioni previste dal Tax Credit hanno fortemente contribuito al rilancio del nostro paese da questo punto di vista e l’altissimo profilo dei nostri professionisti costituisce pertanto una risorsa importante da tutelare e valorizzare.