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La Rete Lepida per la videosorveglianza, la soluzione Palv

La Rete Lepida viene utilizzata sempre di più per connettere dispositivi. Tra questi vi sono in particolare le telecamere per la videosorveglianza. Queste telecamere possono generare un flusso continuo oppure in presenza di eventi, quali movimento di persone o cose, sebbene ve ne siano delle sempre più intelligenti capaci di attivarsi quando si verificano eventi complessi.

Qualora la telecamera sia collocata in un punto non già servito dalla rete occorre realizzare una nuova infrastruttura, tipicamente servita in fibra ottica, e storicamente si è sempre utilizzato il PALS (Punto di Accesso alla Rete Lepida Secondario), caratterizzato da una banda di accesso da 1Gbps e da assenza di banda garantita, con un costo di 1.000 euro/anno e un’installazione da 1.250 se vi era già l’apparato presente o 2.500 se l’apparato era da collocare.

Secondo quanto riportato da Lepida, molti soci hanno richiesto di costruire una nuova filiera per collegare solo telecamere, quindi con flussi di traffico spesso continui, ma con bande contenute, tipicamente dell’ordine dai 2 ai 4Mbps.

Lepida ha allora approntato un nuovo Punto di Accesso alla Rete Lepida per Videosorveglianza (PALV), che è stato approvato al Comitato Permanente di Indirizzo del 17.11.2022.

Si tratta ancora di un sistema senza banda garantita come il PALS, ma con una porta di accesso fisico limitato a 10Mbps, più che sufficiente per una telecamera. Il canone in questo caso è stato fissato a 200 euro/anno, quindi ad 1/5 del valore del PALS e anche la parte di consegna vede una forte riduzione: 400 euro nel caso di apparato esistente e 800 euro nel caso di nuovo apparato.

Il PALV vede una porta per ogni telecamera, con il suo relativo costo. Gli apparati messi nel PALV non ne consentono la migrazione a PALS, quindi in generale un PALV non può essere convertito in PALS se non pagando la nuova installazione del PALS, viceversa su un PALS possono essere attivate porte PALV senza problemi.

Il PALV può essere una risposta efficace all’aumento di sicurezza del territorio contenendo i costi e permettendo una buona distribuzione di telecamere. Si evidenzia che i costi per realizzare la fibra ottica sono conteggiati a parte e quanto sopra rappresentato è relativo solo al canone di installazione una tantum e gestione annuale.

Infine, ha ricordato la società in-house, il singolo Socio può utilizzare i flussi provenienti dalle telecamere a proprio piacimento utilizzando i sistemi di registrazione e monitoraggio che preferisce, ma che Lepida ha comunque un’offerta di tali sistemi a listino, per gli interessati, in particolare per Soci che abbiano un basso numero di telecamere da gestire in autonomia.

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