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La Rai secondo Agcom: canone fisso per 5 anni e copertura universale (anche con Sky e tivùsat)

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La Rai secondo l’Agcom. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha inviato al Ministero dello Sviluppo economico il parere sul rinnovo alla Rai della concessione di servizio pubblico, perché venerdì il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare lo schema di concessione decennale e l’annessa convenzione. La notizia è stata data da Marco Mele sul Sole24Ore di oggi.

Cosa dovrebbe cambiare la Rai

 

Fissare il costo del canone Rai ogni 5 anni e non ogni anno come avviene di solito; separare l’attività di servizio pubblico dalle attività commerciali, quindi dar vita a due divisioni aziendali indipendenti; puntare alla copertura universale su tutto il territorio italiano beneficiando di tutte le piattaforme, per esempio come Sky e tivùsat. Sono questi i 3 rilievi messi in evidenza dall’Agcom nel parare inviato al Mef.

Canone fissato ogni 5 anni perché? “L’azienda potrebbe così avere certezze sulla risorsa pubblica per pianificare la propria attività e avere maggiore indipendenza”, è scritto nel parare redatto dall’Authority.

Separare attività di servizio pubblico da quella commerciale perché? Secondo l’Agcom “occorre creare due divisioni aziendali indipendenti. L’attuale contabilità separata appare superata e inefficace. L’affollamento pubblicitario dovrebbe di conseguenza essere ridotto sui contenuti di servizio e aumentato in quelli commerciali, che non possono essere finanziati dal canone”.

Infine la Rai, ha evidenziato l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, deve continuamente garantire che sia visibile su tutta la penisola e per farlo deve anche affidarsi a “forze esterne”, ossia a tutte le piattaforme che consentono la fruizione del servizio radiotelevisivo via satellite, come Sky e tivùsat.

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