Di Giorgio Zanchini
Donzelli editore
Data di pubblicazione: novembre 2017
ISBN: 9788868436520
Pagine: 170
Prezzo: € 19,00
La radio, ovvero la conversazione, la conduzione: mai come in questi anni si sta dimostrando un mezzo non soltanto resistente, ma persino il più adatto all’età dei social media. Oltre a essere agile, elastica, economica e assai più semplice di altri media, la radio è per sua natura multimediale, partecipativa, relazionale, e perciò particolarmente consona all’ecosistema internet.
La sua vera forza deriva dal suo nucleo, il suo cuore, ciò che la definisce e distingue: la parola e l’ascolto, la voce e l’udito.
Anche nel caotico, straripante mondo della rivoluzione digitale, in cui siamo investiti dalle in formazioni a ciclo continuo, abbiamo bisogno di quest’esperienza quasi primaria, moderna eredità di una pratica eterna: un gruppo di persone che parlano e si ascoltano; che conversano, si scambiano idee, informazioni, ragionamenti.
Il paesaggio contemporaneo pone però anche sfide insidiose per la radio. La frammentazione, la velocità, il mondo-flusso delle notifiche sugli smartphone lasciano spazio per una radio di ascolto serio, per il confronto approfondito, per una civile discussione?
Giorgio Zanchini è giornalista, saggista e conduttore di Radio Rai. Con Lella Mazzoli dirige il Festival del giornalismo culturale di Urbino, Fano e Pesaro. Tra i suoi libri: Il giornalismo culturale (Carocci, 2013), e, per i tipi della Donzelli, Leggere, cosa e come. Il giornalismo e l’informazione culturale nell’era della rete (2016) e nel 2017 La radio nella rete. Ha curato Un millimetro in là. Intervista sulla cultura a Marino Sinibaldi (Laterza, 2014) , Infocult (con Lella Mazzoli, Franco Angeli, 2015).